(...) «Tra me e altri imprenditori - racconta Cairoli - cera un accordo: ogni società avrebbe dovuto essere favorita per le gare bandite dai Comuni in relazione alla fornitura delle apparecchiature». È l«accordo di zona». Cairoli lo spiega così. «Ognuna di queste società opera nel proprio ambito territoriale, nel senso che per le gare indette dai Comuni che ricadono in tale ambito ci accordiamo per favorire la ditta tra queste che opera su quel territorio». Quindi, «le altre ditte con cui cè laccordo partecipano alla gara stando attente a fare unofferta più alta di quella della società che vogliamo favorire». A volte capita «che abbiamo concordato le percentuali da offrire, mentre in generale ci limitiamo a fare unofferta minima predefinita di ribasso, ad esempio dell1 per cento», oppure a fare offerte «praticamente senza ribasso». La cordata vince sempre. E Ci.Ti.Esse - che commercializza in esclusiva per lItalia i T-Red - più di tutti. Perché «laccordo prevede che la società che deve vincere la gara faccia lofferta più vantaggiosa, e io fornisco con un separato accordo i prodotti necessari alla società che si è aggiudicata la gara». Nessuna concorrenza, vantaggi per tutti. Tranne che per gli automobilisti. Che pagano.
Ancora una volta, lo spiega Cairoli. «Era evidente che le richieste dei prodotti tipo T-Red o altri analoghi, vedevano coincidenti gli interessi delle amministrazioni comunali e delle società vincitrici di gara, come si capisce chiaramente dal fatto che le società vincitrici di gara venivano pagate con una percentuale sulle sanzioni effettivamente riscosse, o con un importo fisso connesso al numero delle contravvenzioni elevate o incassate». Più multe, più soldi. Unequazione chiara alle parti.
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