Così Finmeccanica potrebbe salire sull’Airbus A350

Andrea Nativi

da Milano

Si chiama A350, doveva essere un aereo di successo, consentire ad Airbus di consolidare la propria leadership nell’aeronautica civile senza costare troppo e invece si sta trasformando in un costosissimo incubo per la società europea e per i suoi azionisti. Secondo le indiscrezioni circolate in questi giorni, Airbus sta studiando una radicale trasformazione del progetto, raddoppiandone il costo, da 5 a oltre 10 miliardi di dollari, e ritardando di almeno due anni, al 2012, l’entrata in servizio.
Questo perché i clienti ritengono l’attuale disegno inadeguato per rispondere al rivoluzionario rivale della Boeing, il B787. L’idea iniziale di Airbus era quella di rispondere al nuovo aereo di Boeing semplicemente aggiornando il suo bimotore A330. Una iniziativa a basso costo e da condurre in fretta. Solo in seguito ci si è resi conto che il maquillage non bastava e si è deciso un intervento più ampio, ma anche questo si è rivelato insufficiente. Il mercato chiede un aereo completamente nuovo. E visto che il settore dei bimotori a lungo raggio da 2-300 posti è quello più profittevole, Airbus deve ascoltare i clienti e reagire. Solo che ormai ha perso tempo e soldi. Il B787 sarà pronto già nel 2008.
Certo, anche Boeing a suo tempo ha compiuto scelte sbagliate, ha illuso il mercato con progetti in seguito abbandonati, ma senza però dedicarvi troppe risorse.
Grazie al B787 le cose sono cambiate e nel primo quadrimestre Airbus ha ottenuto 99 ordini per nuovi aerei contro i 325 di Boeing. In termini di consegne Airbus è avanti, 142 contro 126, ma il margine si va riducendo.
Non vi è dubbio che Airbus prima o poi riuscirà a realizzare un A350 di successo, ma per farlo avrà bisogno di tempo e di soldi. Non solo, Eads, la società che controlla l’80% di Airbus, è impegnata nel tentativo di acquistare il rimanente 20 per cento da Bae Systems. Una operazione che costerà tra 3,5 e 5 miliardi di euro, bruciando le risorse finanziarie disponibili.
Quanto sta accadendo ad Airbus ed Eads ha anche conseguenze interessanti per Finmeccanica, che con Alenia Aeronautica da tempo è impegnata in un negoziato per ottenere una quota del programma A350.

Per non parlare delle pressioni di certi circoli politici volti addirittura a suggerire a Pier Francesco Guarguaglini l’acquisto di una quota di Airbus (che nessuno peraltro vuole vendere). Vista la situazione, Airbus potrebbe essere più disponibile a offrire quote di partecipazione nel nuovo A350 (e non solo) più significative.

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