Stesso naso importante sulla faccia spalmata di cerone, parrucca e bigodini, vezzosi tailleur e reggiseno imbottito, fiammanti occhiali demodé e parlantina fluente in falsetto. «Qual è la differenza con il Tootsie originale? Che quello è un film, il nostro è teatro», dice serafico Marco Columbro. E scusate se è poco. Dopo sette mesi in giro per lItalia lattore viareggino insieme con Chiara Noschese nel ruolo della «bellona» e Enzo Garinei, che per la prima volta recita insieme con il figlio Andrea, approda al Sistina con Tootsie il gioco dellambiguità, commedia musicale scritta da Troy e Tiraboschi per la regia di Maurizio Nichetti. Lo spettacolo debutta martedì. Per il cast lappuntamento con lapplauso romano è solo la conferma del buon lavoro svolto sinora. «Centocinquanta repliche e unansia da confronto non indifferente - spiega Nichetti - perché non esisteva un testo teatrale e i 35 ambienti del film sarebbero stati ridotti al palcoscenico. Abbiamo quindi optato per la messa in scena multipla: riprese in diretta da telecamere puntate sul palco per ricreare le tre location della commedia. Cioè scena, sala regia della soap opera e backstage del set». Ventitré cambi di scena senza pedane girevoli, comicità depurata da inutili volgarità e riflessioni semiserie sul mestiere dellattore. «Abbiamo vinto la sfida», ribatte Columbro ricordando le notti insonni pensando al confronto con Dustin Hoffman, interprete del film diretto da Sidney Pollack nell82. «Quando un anno e mezzo fa il produttore Enzo Sanny mi propose questo ruolo accettai sullonda dellentusiasmo. Poi, riflettendoci, pensai: siamo dei pazzi, Hoffman è un monumento». Tootsie il gioco dellambiguità è la storia di Kevin, attore disoccupato che dopo lennesimo provino sbagliato a Broadway decide di riprovarci, però travestito da donna. Nei panni della rigorosa Elisabeth Kevins viene scritturato per girare una soap opera.
Sul set, però, il ciclone Elisabeth porterà lo scompiglio in molti cuori: farà innamorare uomini (che la credono donna a tutti gli effetti) e donne, in una bagarre sentimentale e avventurosa scandita dai giusti tempi comici. «Tootsie è il film della mia vita e avere il ruolo della Lange mi inorgoglisce - confessa Chiara Noschese -. La difficoltà più grande? Trattenere le risa».Repliche fino al 13 maggio.