«Costretto a sparare» I commercianti difendono il gioielliere

Vittima di un tentativo di rapina. Aggredito, colpito con una scacciacani al volto, poi con calci e pugni. Remigio Radolli, orefice, ha reagito facendo fuoco contro il rapinatore, che agiva insieme a due complici a far da palo. Il commerciante ha esploso sette colpi con la sua arma, una revolver calibro 22 regolarmente detenuta. Ha fatto centro tre volte: il rapinatore è rimasto ferito in modo serio.
I negozianti di Cinisello Balsamo sono preoccupati. È stato un brutto risveglio per tutti. Radolli, trasportato all’ospedale Bassini, ha riportato un’estesa ferita lacero-contusa al capo che gli ha comportato una vistosa emorragia. «Lo hanno picchiato a sangue - ha detto uno dei due figli - ha 18 punti di sutura e lividi su tutto il corpo». Da tutti l’uomo viene descritto come estremamente tranquillo.

«Siamo solidali con lui e comprendiamo la sua reazione» hanno detto gli altri negozianti, che descrivono «Remo» come una «bravissima persona». «Ha la pistola da qualche anno, ma è la prima volta che la usa», ripete il figlio.

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