Il cristiano non insegue le logiche di potere

C’è il cristianesimo come fatto che riguarda tutta la vita, fino alla politica: è quello che Benedetto XVI, i vescovi italiani e tanti movimenti cattolici vivono e testimoniano e nel quale si trovano i criteri con cui giudicare e affrontare i problemi umani. Dall’altra parte c’è il cristiano adulto alla Prodi, per il quale il cristianesimo riguarda la sfera spirituale, mentre i problemi umani vanno affrontati secondo criteri del tutto autonomi, in realtà influenzati dalla mentalità dominante.
Chi vive il cristianesimo come fatto ha affondato questa scadenza elettorale avendo a cuore libertà e sussidiarietà, e ha votato di conseguenza, chi invece è adulto nella fede l’ha lasciata a casa eì ha servito logiche di potere, favorendo l’affermazione del relativismo e dello statalismo.

Se l’Italia è ora nelle mani delle forze libertarie grande responsabilità ce l’ha la Chiesa, che deve correre ai ripari e riprendere con vigore il suo compito educativo. Lo può fare per quel suo 50% per il quale Cristo è una presenza che c’entra con tutta la vita.

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