Politica

Crocetta: "Continuerò a fare l'eurodeputato anche senza scorta"

Il parlamentare europeo siciliano eletto nel Pd è stato condannato a morte dai boss e in Italia ha la protezione. Ma fuori dai confini del nostro Paese non è facile farsi riconoscere il rischio da minaccia mafiosa e ottenere la necessaria tutela

Continua la battaglia di Rosario Crocetta, l'eurodeputato siciliano eletto nelle file del Pd che in Italia è sotto scorta perché condannato a morte dai boss di Cosa nostra, per ottenere anche a Bruxelles e a Strasburgo la necessaria protezione personale. La autorità belghe prima, francesi poi non gli hanno concesso la tutela perché ritengono generico il pericolo mafia e chiedono di conoscere chi, materialmente, lo minaccia di morte. Un'impresa praticamente impossibile da mettere in atto, anche se più che concreti sono i rischi per la sua incolumità fisica legati alla condanna a morte decisa dai boss. Ma Crocetta non intende arretrare di un passo. E continuerà a fare l'eurodeputato, partecipando regolarmente alle riunioni oltralpe, anche senza "angeli custodi".
L'annuncio è arrivato durante una conferenza stampa a Strasburgo. «Sono senza protezione - ha ammesso l'europarlamentare - ma continuerò a venire qui a Strasburgo». A battersi al suo fianco, con una solidarietà assolutamente bipartisan, i vicepresidenti del Parlamento europeo, Gianni Pittella (Pd) e Roberta Angelilli (Pdl). «È una triste e incresciosa vicenda», ha affermato la Angelilli mentre Pittella parla di «situazione inammissibile: Crocetta - afferma - è condannato a morte dalla mafia, ma quando attraversa i confini nazionali, non è più minacciato».
Dopo lunghe e pressanti richieste, tanto italiane quanto del Parlamento europeo, il ministero degli interni belga ha deciso lo scorso 12 ottobre di concedere «un'appropriata protezione» a Crocetta. Contemporaneamente però la Francia, che durante le sessioni plenarie di luglio e settembre aveva assicurato un servizio di scorta con tre agenti, ha deciso di annullare la protezione. Il prossimo 4 novembre, quando si recherà a Bruxelles, Crocetta valuterà il grado di protezione promessa dal Belgio.

Intanto il presidente del Parlamento Ue Jerzy Buzek ha inviato una lettera al premier francese Francois Fillon per chiedere chiarimenti sul caso francese.

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