«Il crocifisso resta in aula, per noi vale la circolare Moratti»

«La sentenza sui crocefissi nelle aule della Corte di Strasburgo non ci riguarda. C’è una circolare dell’ex ministro Moratti sulla questione, e ad essa dobbiamo fare riferimento in tutte le scuole». Giuseppe Colosio, direttore scolastico regionale, interviene dopo la decisione dei giudici di Strasburgo sulla presenza dei simboli religiosi nelle aule. Per Colosio, dunque, vale l’indicazione dell’allora ministro dell’Istruzione, che disponeva l’obbligo di esporre nelle aule il crocifisso.
Nelle scuole, però, la realtà è diversa. «Nella stragrande maggioranza dei casi - spiega infatti Bruna Sinnone, preside di grande esperienza ora consulente dell’assessore provinciale all’istruzione Marina Lazzati - questo simbolo è comunque da decenni sparito.

Nemmeno gli insegnanti di religione cattolica in genere sollevano il problema. Una situazione che si è creata soprattutto nel periodo delle occupazioni studentesche».
L’invito di Colosio, dunque, è di «portare avanti una seria riflessione». Di sicuro, «non servono i proclami».

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