Cronaca internazionale

La frecciata dei Robin Hood dell'elettricità contro Macron

Da settimane, tecnici di gas ed elettricità francesi si sono uniti alla protesta manomettendo i contatori degli edifici pubblici. Danno energia gratis a scuole e ospedali e la tagliano "agli uffici di chi non vuole ascoltare le piazze".

La frecciata dei Robin Hood dell'elettricità contro Macron

Al posto della casacca verde una felpa scura, e invece di arco e frecce, pinze e giratubi. Ma il coraggio e l'astuzia sono gli stessi del fuorilegge dei boschi della letteratura britannica, che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Sono i Robin Hood francesi, all'opera contro la riforma che sta infiammando il Paese.

Il piano di riforma proposto del governo Macron è conosciuto ai più perché allungherebbe il periodo contributivo dei lavoratori francesi alzando l’età pensionabile da 62 a 64 anni, ma questo non è tutto. La riforma prevede anche l’abolizione dei cosiddetti “regimi speciali” di protezione riservati ad alcune categorie professionali. Tra questi ci sono i lavoratori del settore dell’energia, che infatti sono tra i protagonisti più militanti delle proteste di questi giorni, ed esprimono la propria opposizione con un modo di protestare peculiare: tagliano l’energia ai ricchi e la danno gratis ai poveri.

Il segretario del settore energetico presso la Confédération générale du travail (CGT) Fabrice Coudour ha spiegato in un’intervista alla testata britannica Novara Media che elettricisti e tecnici del gas sono in grado di fornire energia deprezzata o addirittura gratis ad edifici pubblici come ospedali, asili nido e scuole, e allo stesso tempo possono tagliare l’approvvigionamento a “coloro che giudicano non essenziali, come ad esempio gli uffici dei politici che non vogliono ascoltare quello che viene detto sulle strade”. Ne è un esempio il caso di Cyrille Isaac-Sibille, un parlamentare allineato alla maggioranza presidenziale che supporta l’impopolare riforma delle pensioni. Una mattina del mese scorso, entrando nel suo ufficio, Isaac-Sibille non è riuscito ad accendere né la luce né il computer perché gli operatori locali della CGT di Lione gli avevano tagliato la corrente durante la notte.

La notte è appunto il momento in cui i Robin Hood francesi entrano in azione. Usano automobili di amici per non essere identificati durante gli spostamenti, e si muovono veloci e con dimestichezza al riparo dalle telecamere di sorveglianza di quelle vie e quegli edifici che conoscono bene, poiché ci lavorano da anni. Sanno bene che con queste azioni clandestine rischiano grosso: non solo il proprio posto di lavoro, ma serie azioni penali. Una giornalista della rivista francese Mediapart è riuscita a mettersi in contatto con due di loro e a seguirli in un’azione. Quando arrivano ai quadri elettrici degli edifici prescelti, i Robin Hood manomettono i contatori dell’energia per sottostimarne il consumo, scollegare i contatori dalla rete di raccolta dati dell’azienda fornitrice o mettere fuori uso i contatori “smart”. Diverse opzioni, un esito: le bollette arrivano dimezzate o addirittura azzerate. Richiusi i contatori, ci incollano degli adesivi blu con gli slogan del sindacato per rivendicare l’incursione.

Ovviamente il sindacato CGT è a conoscenza delle modalità di intervento di questi individui, ma ne parla ai microfoni con grande riservatezza per tutelarli. Coudour ha spiegato che questi lavoratori non combattono solo per sé stessi ma per l’interesse generale di tutti coloro che saranno affetti da questa riforma. Un altro esponente del sindacato del lavoro ha spiegato che i tecnici offrono energia gratis o a prezzi molto economici a famiglie in situazioni precarie come genitori isolati in aree svantaggiate o a piccole imprese che faticano a pagare le bollette a causa del crescente costo dell’energia per sbilanciare l’opinione pubblica in favore dei lavoratori del settore energetico.

Tecnici ed operai del settore dell’energia sono sottoposti ad un regime pensionistico speciale, che prende in considerazione la natura usurante del mestiere. In Francia, i dipendenti che sono stati impiegati per un determinato periodo di tempo in mestieri “insalubri, attivi o militari” hanno il diritto ad andare in pensione anticipatamente pur recependo una pensione completa.

A detta del governo, questi “regimi speciali” costituiscono un privilegio obsoleto e i sindacati che si battono per proteggerli stanno in realtà tutelando degli interessi costituiti. Insieme all’incremento dell’età pensionabile, l’abolizione dei regimi speciali è ritenuta una misura necessaria per creare un sistema egualitario e mantenerne gli aspetti sociali. Il segretario Coudour ha ribadito la posizione del CGT, ovvero che i regimi speciali in generale non gravano sul piano pensionistico generale e in particolare il regime dei lavoratori dell’energia produce un surplus, e quindi rimpingua in realtà il piano nazionale. Altri sindacati hanno sostenuto questa posizione sul tema.

Le azioni dei Robin Hood dimostrano che questa categoria ha tutta l’intenzione di continuare a difendere i propri diritti con tattiche che vanno oltre lo sciopero: l’hanno messo in chiaro lo scorso 9 marzo, quando in un’azione combinata sono riusciti a staccare la corrente all’intero Stade de France.

Il braccio di ferro con il governo continua, ma Macron farà meglio a stare all’erta, poiché “Robin Hood non è da nessuna parte ed è dappertutto allo stesso tempo”.

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