Allarme per i Saraghi "piranha” che mordono i bagnanti: cosa sono e dove colpiscono

In Costiera amalfitana è scoppiata l'epidemia di morsi: a Cetara un bagnante è stato costretto ad andare in ospedale

Allarme per i Saraghi "piranha” che mordono i bagnanti: cosa sono e dove colpiscono
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In alcune zone d'Italia si moltiplicano i casi di persone attaccate in mare: non si tratta di aggressioni da parte di squali, quanto piuttosto di veri e propri assalti da parte di un pesce ben più piccolo, il sarago. In Costiera amalfitana è ormai psicosi. Pare ci sia una vera e propria epidemia di morsi da parte di questi sarago "piranha".

Uno degli ultimi attacchi, secondo quanto riferito dalla stampa locale, risale a questa mattina, quando a Cetara un uomo che stava facendo il bagno è stato morso alle gambe. La vittima dell'aggressione ha perso parecchio sangue, e per questo motivo è stato deciso di accompagnarlo in ospedale per un controllo. Ma cosa sta succedendo? Gli episodi si moltiplicano: tante le persone morse e uscite dall'acqua sanguinanti, dalla zona di Maiori a Massalubrense.

A esaminare la faccenda sono state le università di Catania, Salento e Torino. Gli studiosi hanno indicato come responsabile degli attacchi una particolare specie di pesci, il Diplodus sargus, ossia il sarago maggiore. Si tratta di un pesce vorace, specie quando è un esemplare giovane. Con l'aumento delle temperature in mare, i saraghi hanno accelerato il loro metabolismo e questo li ha resi più aggressivi, come dei piranha. Non è infrequente che arrivino a mordere tutto ciò che si muove in acqua, anche le gambe e le caviglie dei bagnanti. I morsi non sono certo gravi come quelli di uno squalo, ma sono comunque dolorosi e, in alcuni casi, possono portare a delle infezioni. Ecco perché è necessario ricorrere a cure mediche.

Cosa dicono gli esperti? "Capita che lo facciano anche lo sparaglione, l'occhiata, la piccola salpa, la marmora. In genere i pesci che frequentano gli ambienti bassi costieri", ha spiegato al Corriere della Sera il biologo Adriano Madonna.

"L'ipotesi per spiegare tale recente comportamento è che l'aumento delle temperature del mare, particolarmente accentuato nelle acque basse, acceleri il metabolismo e dunque l'appetito dei piccoli saraghi. Addentano perciò ogni cosa capiti loro a portata di bocca. Piedi e gambe dei bagnanti compresi", ha dichiarato l'ecologo marino Paolo Guidetti.

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