Trova il commissariato chiuso e sfascia le auto: la follia dello straniero

Uno straniero in stato di ebbrezza ha sfogato la propria rabbia contro le auto della polizia. Si era recato presso il commissariato di Mirandola (in provincia di Modena) ma dopo essersi accorto della chiusura dell'ufficio denunce se l'è presa con i mezzi parcheggiati nel piazzale, frantumandone i finestrini

Una volante della polizia a Modena
Una volante della polizia a Modena

Aveva trovato l'ufficio denunce ormai chiuso. Ma si tratta di una chiusura preventivabile, considerando l'orario e il giorno. Solo che, in preda alla rabbia e (a quanto pare) ai fumi dell'alcol, avrebbe sfogato la propria rabbia sulle auto parcheggiate davanti al commissariato, vandalizzandole. Protagonista della vicenda è un cittadino straniero, che avrebbe mandato in frantumi i finestrini di diversi mezzi della polizia. A rendere noto l'episodio verificatosi a Mirandola (in provincia di Modena, in Emilia) è il Siulp (ovvero il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) tramite un comunicato reso noto nelle scorse ore. La storia in questione si sarebbe svolta alla vigilia di Natale: l'uomo si era recato nei pressi del locale presidio di polizia, ma il fatto di aver trovato gli uffici chiusi lo ha evidentemente innervosito.

Al punto da sfogare la sua ira sulle automobili: prima di essere individuato e ricondotto alla calma infatti, avrebbe fatto in tempo a prenderle a pugni e calci, danneggiandole. “La notte tra il 23 e il 24 dicembre, un uomo di origini straniere, forse in preda ai fumi dell’alcol, ha sfondato i vetri delle macchine del commissariato di polizia di Mirandola poiché aveva trovato chiuso l’ufficio denunce. Al di là delle responsabilità penali, vale la pena di riflettere sulla sicurezza attiva e passiva anche delle forze di polizia, sempre più bersaglio di pregiudicati, sbandati, malati di protagonismo eccetera. Oltre al caso di Mirandola, è opportuno sottolineare le continue aggressioni, spesso completamente ingiustificate, al personale in divisa, ma anche alle strutture che ospitano le forze dell’ordine, indice di malessere generalizzato ma soprattutto di completa mancanza di rispetto per chi rappresenta lo Stato - si legge nella nota stampa del Siulp, riportata anche dai media modenesi, nel quale non manca una "frecciata" al centrosinistra che governava il Comune ai tempi del sisma - il commissariato di Mirandola, cosi come il distaccamento di polizia stradale, sono ancora in sedi provvisorie a dieci anni e mezzo dal terremoto perché il continuo taglio di risorse ha impedito di trovare una migliore e più razionale collocazione di quei due uffici di polizia.

Vero è che però, anche a livello locale, all’indomani del sisma del 2012 avevamo auspicato ed appoggiato l’idea di costruire ex novo la sede del polizia mirandolese su terreno e a

spese di privati, considerandola la scelta migliore, veloce e funzionale. Fummo durissimamente criticati ed invitati a non perorare cause private, visto che la scelta era già fatta dall’allora amministrazione locale".

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