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"Abbiamo sconfitto le pellicce". I nuovi tabù? Sono lana e pelle

"Abbiamo sconfitto le pellicce". I nuovi tabù? Sono lana e pelle

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"Abbiamo sconfitto le pellicce". I nuovi tabù? Sono lana e pelle

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N essuno vorrebbe che fosse ucciso nessuno, neppure altri animali non umani, ma il mondo è quello che è, sebbene si stia popolando di vegani che moriranno di carenze proteiche e vitaminiche. Ci sono uomini che hanno cani costretti a una dieta vegana, andrebbero denunciati alla protezione animali. Perché? Perché i cani non sono erbivori.

Tuttavia arrivati alla mezza età, cioè dai quaranta in su, sorgono impellenze di ogni genere, anche animaliste, anche perché danno molta visibilità, tipo Pamela Anderson e Eva Mendes, che si sono fregiate dello slogan: «Meglio andare in giro nudo che con una pelliccia». A parte che Pamela Anderson nuda la preferiremmo tutti, non per altro c'è su internet un suo sex tape dove altro che nuda, fa ben altro. Sebbene fosse di qualche anno fa, ma a noi va bene tutto.

Insomma, a me chiunque mettesse dei sex tape on line andrebbe bene, almeno ci togliamo il pensiero. Tuttavia c'è un'ipocrisia di fondo: niente pellicce, e va bene, ormai abbiamo l'ecopelle, le pellicce sintetiche, perché siamo tutti animalisti, ma anche, conseguentemente, niente carne? Dobbiamo vivere come delle mucche? Le quali hanno un apparato dentario e digerente molto dissimile dal nostro. Di carne abusiamo, probabilmente, ma siamo degli animali onnivori, e senza carne i nostri cuccioli, ossia i bambini, non sopravvivono, basta chiedere a qualsiasi pediatra e vedere le linee guida della comunità scientifica. Si può essere animalisti e vegani quanto si vuole, ma provate a far diventare vegano un giaguaro. Ma anche il vostro gatto. Non si capisce perché gli esseri umani, che sono essi stessi animali, dovrebbero comportarsi come se fossero una specie privilegiata. Secondo gli stessi animalisti. Che amano gli animali, ma odiano gli animali umani.

Ma c'è anche un'altra questione, forse più importante delle pellicce: recentemente è stato bandito un progetto italiano finanziato dall'Unione europea sulla «visione cieca», in cui la sperimentazione è necessariamente basata sui macachi. Immagino che le suddette signore nude, spellicciate, siano contrarie a meno che queste signore non preferiscano farsi rimuovere un pezzettino di corteccia visiva loro stesse.

Vegane, ma da adulte, contro le pellicce, tanto usiamo quelle sintetiche. Comunque sia il mantra è: gli altri animali non si possono toccare. O magari loro diranno «gli animali», perché secondo loro noi non siamo a nostra volta animali. Non particolarmente intelligenti, se dovessimo prendere a modello loro. Comunque sia, gli altri animali, topi, scimmie, non si toccano, anche quando ci salvano la salute? Può essere una scelta. Ma allora anche quando usano un qualsiasi farmaco, come un antibiotico, lo rifiutino, perché è stato testato prima sugli animali. D'altra parte perfino gli antivaccinisti voglio vedere se non si metteranno in fila al primo vaccino contro il coronavirus. Sicuramente prima testato sugli altri animali, non umani. Ma se si rifiutassero sarebbe un bene.

Almeno ci togliamo dalle palle i no-vax.

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