Accoltellata ieri, Henriette Reker è il nuovo sindaco di Colonia

Vince con il 51%, ma la partecipazione è del 40%. Il suo aggressore avrebbe agito con motivazioni xenofobe: la donna si occupa dell’accoglienza dei rifugiati

Accoltellata ieri, Henriette Reker è il nuovo sindaco di Colonia

Henriette Reker, che ieri è stata vittima di un’aggressione xenofoba perché responsabile delle politiche per l’integrazione dei migranti, è stata eletta sindaco di Colonia. Una vittoria che arriva nel giorno in cui la cancelliera Angela Merkel è volata ad Istanbul per chiedere l’aiuto della Turchia nella gestione della crisi promettendo in cambio il sostegno di Berlino ad accelerare il processo di adesione di Ankara all’Unione europea.

La notizia ha raggiunto Reker in ospedale, dove ieri è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. L’aggressore l’ha ferita al collo con un coltello mentre si trovava in un mercato della città per partecipare ad un evento elettorale, aggredendo anche quattro persone del suo staff. La ferita riportata era grave ma i medici sono convinti che il neo sindaco si riprenderà completamente.

Stando ai primi risultati, ha ottenuto il 52% dei consensi. Candidata come indipendente ma appoggiata dalla Cdu di Angela Merkel e da altri due partiti, data come favorita da subito, Reker è stata alla guida del dipartimento che si occupa di affari sociali e integrazione e responsabile del reperimento di alloggi per i rifugiati. Ed è stato questo suo ruolo, presumibilmente, ad aver scatenato la furia del suo aggressore, un tedesco di 44 anni. Oggi sul suo profilo sono cominciati ad emergere dettagli.

La perizia psichiatrica ha escluso che possa aver agito in preda alla follia. Invece, la sua fede xenofoba sembra avere radici lontane. Lui stesso ha raccontato agli inquirenti di aver militato nei movimenti di estrema destra degli anni ’90, con quale ruolo e a che livello sarà oggetto delle indagini. Confermato invece il fatto che ha agito da solo e non aveva precedenti penali. L’uomo, di cui ancora non sono state diffuse le generalità, resta nelle mani della polizia con l’accusa di tentato omicidio.

Le autorità tedesche temono seriamente che episodi di violenza come quello di Colonia possano diffondersi a macchia d’olio. Perché accanto ai quei tedeschi che, carichi di cibo e vestiti, sono corsi ad accogliere i migranti alla stazione di Monaco, c’è una parte della popolazione che non ha condiviso la scelta di aprire le porte del Paese. Soprattutto alla luce del fatto che ogni giorno continuano ad arrivare in Germania migliaia di profughi e la gestione della crisi ha messo in ginocchio molte città.

Alla Turchia oggi la Merkel lo ha detto esplicitamente: "sulla crisi migranti dovete fare la vostra parte". In base al piano europeo che la cancelliera è andata a promuovere, Ankara riceverà aiuti e incentivi pari a tre miliardi di euro, in cambio dovrà migliorare le sue procedure per le richieste d’asilo e, soprattutto, potenziare i controlli ai confini e in mare.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha ricevuto la cancelliera nel lussuoso palazzo ottomano di Istanbul, si è dimostrato disponibile ma ha avuto voluto porre le sue condizioni sul tavolo e strappare la promessa che in cambio dell’aiuto sui migranti Berlino e i suoi partner europei sosterranno l’accelerazione del processo di adesione di Ankara alla Ue.

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