Cronache

Amanda Knox attacca la giustizia italiana e Trump

Torna a parlare la ragazza a lungo tempo sospettata di essere l'assassina di Meredith Kercher. E attacca la giustizia italiana e Trump

Amanda Knox attacca la giustizia italiana e Trump

Torna a parlare Amanda Knox, la ragazza statunitense che nel 2015 è stata scagionata per l'omicidio di Meredith Kercher. In un'intervista a Rolling Stone, la Knox è tornata a parlare del processo che l'ha coinvolta, puntando il dito contro il nostro Paese: "La Corte europea per i diritti umani ha accolto il ricorso. Ma sono ancora in attesa di conoscere il verdetto. Ho denunciato, in particolare, il fatto di avermi negato il diritto di avere un avvocato, di avermi colpita durante gli interrogatori e per il fatto che tutto ciò che è accaduto si ripercuote sulla mia intera vita. Spero che il Tribunale lo capisca. Non c'è alcuna garanzia che l'Italia riconosca che quello che ha fatto è sbagliato, ma almeno sarei felice se venisse stabilito che ciò che è accaduto in quella stanza non era legale. Mi interrogarono per oltre 53 ore in cinque giorni. Il risultato fu che l'interrogatorio finì nel modo sbagliato che tutti abbiamo visto. Non mi lasciavano uscire senza che affermassi qualcosa che includesse il nome di qualcuno. Questa cosa insana di estorcere false confessioni è molto comune. Non c'è alcun bisogno di colpire le persone o di molestarle verbalmente e psicologicamente. C'è un motivo se tutto ciò è definito illegale. Ero una ragazza di 20 anni senza precedenti con la giustizia e con un livello di italiano pari a quello di un bambino di 10 anni".

Ma la Knox ha parole molto dure anche nei confronti del presidente americano Donald Trump: "Lo ringrazio per avermi aiutata, ma il modo in cui il gesto è stato interpretato nei tribunali italiani avrebbe potuto danneggiarmi moltissimo. Non è sembrata una difesa ma una sorta di bullismo, di arroganza da parte degli americani nei confronti degli italiani. Come se gli americani si sentissero in diritto di dire agli italiani cosa fare. Avrei preferito che Trump avesse agito con maggiore prudenza. Sono molto preoccupata per il suo governo. Credo che il cambiamento climatico sia un problema mondiale e che non stiamo offrendo un buon servizio chiamandoci fuori dalla partita dell'energia pulita, che rappresenta il futuro. E' sconcertante sapere che siamo tornati all'era del carbone.

Senza parlare dei passi indietro che stiamo facendo sulla discriminazione".

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