Le Baleari mettono la tassa di soggiorno. Ma se sei rifugiato non paghi

Il governo ha introdotto una tassa aggiuntiva per i turisti, ma sono esenti dal pagamento i rifugiati politici, i disabili e chi è sull'Isola per motivi religiosi

Le Baleari mettono la tassa di soggiorno. Ma se sei rifugiato non paghi

State programmando per quest'estate un viaggio nelle Isole Baleari? Prima di organizzarvi dovete sapere che le cose sono cambiate, a meno che non siate rifugiati politici.

Brutte notizie per gli amanti di Ibizia, Formentera, Maiorca e Minorca: al fine di tutelare le bellezze naturali delle isole, il governo ha applicato tasse aggiuntive per i turisti. Dal primo luglio 2016, infatti, enterà in vigore la tassa di soggiorno.

Secondo quanto riferito dal The Independent, la tassazione aggiuntiva dipenderà da due fattori principali: la durata del soggiorno da parte della persona interessata e la tipologia scelta come proprio alloggio. La tassa per persona si aggirerà intorno ai 50 centesimi a notte, se alloggerete in un ostelli o in un campeggio. Se sceglierete maggiori comfort e quindi l'hotel o l'appartamento, invece, la tassa salirà fino a due euro a notte per persona.

Il governo ha poi anche stabilito che dopo l'ottava notte di soggiorno, la tassa verrà dimezzata. Le quote del soggiorno verrano raccolte dagli addetti al momento del check-in. Questa è la seconda volta che l'arcipelago spagnolo prova ad imporre una tassa di soggiorno. (La prima volta era stata nel 2002, ma il tentativo è subito fallito ndr). Secondo le autorità locali, attraverso questa tassazione, ci sarà un guadagno di 80 milioni di euro che verranno devoluti alle "associazioni per il turismo sostenibile e la conservazione degli spazi naturali".

Ma il tabloid inglese riporta anche una piccola "curiosità": dalla tassazione sono escluse tutte le persone che si trovano sulle Baleari per motivi religiosi, perché sono disabili e per finire se sono rifugiati politici.

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