Berlusconi non molla

Tensione alle stelle con Salvini e Meloni, ma il candidato sindaco a Roma resta Bertolaso

Berlusconi non molla

Negli inediti e anomali gazebo di Roma la conta è iniziata. Migliaia di persone si sono messe in fila, e altre lo faranno oggi, per dire sì o no a Guido Bertolaso candidato sindaco del centrodestra. Il gradimento è scontato, ma questo non basterà a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni per confermare l'impegno solenne preso alcune settimane fa di sostenere l'ex capo della Protezione civile italiana.

Perché Roma è soltanto un pretesto, Lega e Fratelli d'Italia hanno già deciso, e non da ieri, di provare a rompere con Forza Italia e con Silvio Berlusconi dopo un comodo viaggio durato oltre vent'anni.Da stasera, a urne chiuse, la scomposizione definitiva del centrodestra, così come lo abbiamo conosciuto fin dal suo apparire sulla scena politica, è un'ipotesi reale, probabilmente imminente. Berlusconi non sembra proprio disposto a sacrificare il suo super candidato Bertolaso sull'altare del ricatto, dell'unità ad ogni costo. Non ne vede la convenienza, la ragione politica. E in effetti appare più come il tentativo, non dichiarato e un po' maldestro, di Salvini di rubare nottetempo al Cavaliere la guida della coalizione.

Se nessuno degli attori tornerà sui suoi passi, a Roma ci sarà un candidato di Forza Italia (Bertolaso) e uno di Lega-Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni o altri) in guerra tra loro. E a cascata, la spaccatura potrebbe riproporsi in altre città (neppure a Milano l'unità è più al sicuro), alle imminenti amministrative oggi e alle politiche quando sarà.Quel patto in essere dal 1994, per la verità un po' scellerato almeno in punta di teoria politica, tra destre, populismi e liberali, starebbe quindi giungendo al capolinea. Nel breve parliamo di un probabile disastro, di un suicidio elettorale, di un regalo inatteso a una sinistra e a un Renzi in evidente difficoltà. Alla lunga potrebbe essere un elemento di chiarezza.

Davvero Forza Italia sarebbe penalizzata dalla perdita delle sue ali destre? Quanto vale la Meloni fuori dall'ombrello di Berlusconi? E quanto Salvini fuori dalle sue roccheforti nordiste? C'è davvero spazio per un nuovo partito della protesta (Lega più Fratelli d'Italia) in un'area già presidiata da Grillo? Sono i calcoli che in queste ore si stanno facendo nelle segrete stanze. E qualcuno li sbaglierà.

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