Blitz al campo rom di Castel Romano con cani ed elicotteri

Nella mattinata è stato fatto un maxi blitz nel campo rom sito a Castel Romano a Roma, moltissimi reparti coinvolti tra cui unità cinofile ed elicotteristi

Blitz al campo rom di Castel Romano con cani ed elicotteri

Un blitz fermamente voluto dalle autorità quello scattato questa mattina nel campo rom di Castel Romano, dove gli uomini della polizia locale sono entrati per vedere quente persone stiano effettivamente vivendo in uno dei campi più grandi d'Italia

La polizia locale di Roma Capitale, con l'aiuto delle unità cinofili della Polizia di Stato e di un elicottero ha effettuato un maxi blitz per controllare il campo sito a Castel Romano tra i più grossi di tutta Italia. Il movente vedrebbe gli uomini della polizia impegnati per il controllo delle persone che abitano il campo. L'unità cinofila è stata impegnata per controllare che non ci siano droghe o armi all'interno del conglomerato di roulotte e prefabbricati che da anni ospitano i residenti. Sono intervenuti anche gli uomini della polizia stradale di Aprilia che stanno svolgendo indagini in merito agli episodi di lanci di sassi contro gli automobilisti che ogni giorno percorrono la via Pontina per recarsi a Roma.

Da Il Messaggero si legge la nota del sindacato Ugl-Pl che si congratula con i fautori dell'operazione:"Per anni abbiamo denunciato le precarie condizioni di sicurezza dei caschi bianchi romani, impiegati in inutili quanto rischiosi piantonamenti, ad insediamenti che si erano nel tempo trasformati in vere e proprie enclavi di illegalitâ diffusa. Diamo atto a Comando Generale ed Amministrazione Comunale, di essere riuscito finalmente a cambiare l'approccio, demandando le attivitâ di controllo ad operazioni anche in sinergia con altre forze, finalmente efficienti e svolte in numero di operatori tali, da garantire la sicurezza e la tutela dei lavoratori impiegati. Non piú meri quanto inutili piantonamenti di facciata ma efficienti interventi di ripristino di legalitâ e sicurezza in dei luoghi, per troppo tempo abbandonati a se stessi. Nell' auspicarci il prosieguo di tali modalitâ operative, non possiamo non esprimere il nostro plauso e la nostra soddisfazione per aver recepito il grido della categoria, rimasto purtroppo inascoltato per troppi anni".

Le macchine che sono state costrette ad accostare nei giorni scorsi, in seguito al lancio dei sassi dal campo rom, sono state sei in totale. Ci sono stati feriti e fortunatamente nessun morto. I sassi erano lanciati in modo tale da costringere il guidatore dell'auto, ignaro di quanto stesse accadendo e colto di sorpresa dallo sfondamento del suo parabrezza, ad accostare e controllare la situazione.

Proprio in quel momento i rom residenti nell'enclave attaccavano il guidatore e lo derubavano di tutto ciò che aveva. Nonostante più di qualcuno ha dichiarato di poter riconoscere i "tiratori di pietre", la polizia ha più volte detto che non era il caso di entrare di notte all'interno del campo.

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