Bologna, infermiere aggredito al pronto soccorso

Rissa all'ospedale Maggiore di Bologna: per tentare di difendere una dottoressa, un infermiere è stato picchiato da un giovane di 23 anni trasportato al pronto soccorso

Bologna, infermiere aggredito al pronto soccorso

Tre aggressioni verbali in tre turni di notte avvenute nel giro di due settimane. È accaduto presso l'ospedale Maggiore di Bologna. Sfortunata protagonista una dottoressa della struttura. L'ultimo episodio di questo tipo è accaduto lo scorso sabato, che ha visto come vittima un infermiere intervenuto per difendere la donna.

L'episodio accaduto al Maggiore di Bologna si è verificato alle 6 del mattino, quando un giovane italiano di 23 anni era stato ricoverato in stato comatoso, dovuto alle sostanze stupefacenti di cui aveva fatto uso. Inoltre, il ragazzo era ferito al naso: era stato infatti colpito dal suo pusher con un pugno, come ha poi dichiarato lo stesso 23enne durante un momento di lucidità.

La dottoressa ha raccontato: "Il giovane è arrivato al pronto soccorso in uno stato di sopore, che abbiamo contrastato con l'apposito antidoto. Appena ha aperto gli occhi ha iniziato a inveire contro di noi, urlandoci di non toccarlo e insultandoci". In seguito, stando a quanto raccontato dal medico, il ragazzo si sarebbe calmato.

La dottoressa ha continuato: "Ci ha chiesto scusa e ha detto che il pugno al naso glielo aveva dato il suo pusher, da cui è solito acquistare la cocaina che consuma". Sul giovane sono stati fatti opportuni esami di accertamento per poi riportarlo nella sala d'attesa, per aspettare gli esiti. Dai risultati si è evinto come il giovane fosse positivo a cocaina e benzodiazepine.

La donna ha proseguito il racconto, descrivendo come la situazione sia degenerata: "Sono andata a riferirglielo e lui ha cominciato a urlarmi ‘Che fenomeno che sei, bella scoperta... Vieni qui che ti ammazzo’. Io mi sono allontanata e sono entrata nella sala in cui sono ricoverati i pazienti con criticità, ovviamente non aperta al pubblico; ma lui mi ha seguita, continuando a urlarmi improperi".

A questo punto è entrato in scena l'infermiere che ha chiesto al giovane di andare via da quella zona, in quanto non ci poteva stare. Per tutta risposta, il ragazzo lo ha colpito con un pugno. Sono stati chiamati i vigilanti che, in un primo momento, sono riusciti a bloccare il giovane.

Tuttavia, questi è riuscito a divincolarsi fuggendo alla presa.

Le violenze del giovane sono proseguite sull'infermiere che, intercettato, è stato massacrato con pugni e schiaffi. Un triste epilogo che è costato all'infermiere in questione 10 giorni di prognosi. Quest'ultimo ha sporto denuncia verso il suo aggressore.

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