Brescia, camper dati alle fiamme e spari contro un rom. Un ferito grave

Gli episodi di intolleranza contro i nomadi, accampati in un terreno agricolo di Bettola, erano già iniziati da tempo: prima le fiamme ai due mezzi, poi gli spari contro uno degli occupanti, ora grave

Brescia, camper dati alle fiamme e spari contro un rom. Un ferito grave

Agguato contro alcune famiglie rom avvenuto la scorsa notte tra Bedizzole e Lonato (Brescia).

Da qualche tempo i due camper, stazionati in un terreno agricolo di Bettola, avevano iniziato a diventare un problema per alcuni dei residenti che vivono nella zona. Sarebbero probabilmente proprio questi malumori, secondo gli inquirenti, ad aver scatenato l’attacco della notte tra martedì e mercoledì.

Stando alle loro ricostruzioni, il responsabile avrebbe cosparso di benzina il terreno attorno ai due camper, prima di appiccare un incendio che, rapidamente, si è diffuso in tutta l’area. I due mezzi sono stati in breve circondati dalle fiamme, ma il trambusto ha ridestato dal sonno uno degli occupanti. Lo straniero si è precipitato fuori dall’abitacolo, ma ha trovato ad attenderlo lo stesso uomo che, con tutta probabilità, aveva dato avvio al rogo. Quest’ultimo ha esploso un colpo di fucile contro il rom, colpendolo alla base del collo, prima di darsi alla fuga.

I genitori della vittima, un uomo di 40 anni, si sono precipitati fuori dal secondo camper riuscendo così a mettersi in salvo, mentre per il figlio è stato necessario ricorrere alle cure dell’ospedale di Desenzano (Brescia), dove si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni.

Le indagini sono ovviamente in corso di svolgimento, anche se, come già accennato, gli inquirenti sono convinti che si tratti di un vero e proprio agguato strettamente connesso coi malumori dei residenti dinanzi alla presenza delle famiglie rom nella zona.

Alcuni testimoni hanno raccontato che i due camper, nei giorni precedenti l’aggressione, erano già stati fatti oggetto di lancio di pietre, a conferma del fatto che l’insofferenza contro i rom fosse già palese.

Le forze dell’ordine, comunque, mantengono il massimo riserbo sui dettagli dell’investigazione.

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