Brexit, Mentana rincara la dose: "Volete insegnare la democrazia?"

Enrico Mentana è stufo delle prediche sul web e in tv degli anti-Brexit e soprattutto della propaganda anti-referendum che si prova a far passare come risposta ad un abuso della democrazia

Brexit, Mentana rincara la dose: "Volete insegnare la democrazia?"

Enrico Mentana è stufo delle prediche sul web e in tv degli anti-Brexit e soprattutto della propaganda anti-referendum che si prova a far passare come risposta ad un abuso della democrazia. E così dopo un primo post su Facebook in cui esaltava il valore di uno strumento democratico come il referendum, adesso torna alla carica e rincara la dose: "Formidabili questi nuovi critici della libertà: un anno fa volevano insegnare la democrazia ai greci, che nel loro piccolo l'hanno creata qualche millennio fa. Ora ci riprovano con gli inglesi, padri della democrazia moderna. Due referendum, peraltro voluti dai premier in carica, criticati come lesione della "vera democrazia", e peraltro solo a causa del loro risultato.

È bene allora ricordare già fin d'ora che in autunno qui da noi è in programma una terza consultazione, anch'essa voluta dal capo del governo, e che il termine referendum fu coniato proprio da queste parti, e non per caso", spiega il direttore di Tg La7. Solo ieri aveva affermato: "Una cosa deve essere chiara - scrive Mentana sui social - si può criticare anche aspramente Cameron che usando l'arma del referendum ha finito per esserne travolto. Ma è proprio fuori dall'idea di democrazia criticare la scelta dell'elettorato britannico: quando si da la parola al popolo sovrano se ne accetta il responso, e si riflette. Vista dal Regno Unito evidentemente l'Unione Europea non è così seducente.

A Bruxelles e nelle altre capitali bisogna per prima cosa prendere atto. E sapere che l'Europa o cambia o sarà archiviata da altri responsi popolari". Insomma il referendum c'è stato e ha espresso un voto chiaro: con buona pace dei rosiconi anti-Brexit.

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