Buon app...etito con la rete: se il web ci fa anche la spesa

Tante le start-up italiane che ci danno una mano in cucina. Quomi ci porta a casa tutti gli ingredienti per la ricetta scelta

Buon app...etito con la rete: se il web ci fa anche la spesa

Belle le ricette sul web. Belle e buone. Ma c'è sempre qualche ingrediente impossibile. Oppure che crediamo di avere e che nella dispensa proprio non c'è. Pensate che bello se qualcuno facesse la spesa per noi nei migliori negozi e ci consegnasse a casa tutti gli ingredienti pronti e di qualità. Pensate.

Qualcuno ci ha pensato davvero. E ha inventato una app tutta italiana che fornisce questo servizio. Si chiama Quomi, è stata fondata da Andrea Bruno (oggi ceo) e Daniele Bruttini (oggi presidente). L'idea è semplice: sul sito vengono postate una serie di ricette semplici e di grande efficacia scenica, sette ogni settimana. Chi vuole realizzarne qualcuna la «compra», mettendola nel carrello con pochi semplici passaggi, e il martedì successivo si vede consegnare a casa tutti gli ingredienti freschi e di stagione, nel dosaggio necessario alla preparazione. Sulla scheda della ricetta sono indicati solo gli ingredienti che l'aspirante cuoco deve avere già a casa, ma si tratta in genere del kit base che non si può non avere: sale e pepe o poco più.
Un esempio? In questi giorni sul sito c'è il veg burger. Chi sceglie di prepararlo lo acquista entra il venerdì e martedì 24 si vedarà recapitare, in rigoroso ordine alfabetico: ceci precotti, cipolla dorata, lime, menta, olio extravergine d'oliva, pangrattato, panino per hamburger, patata, pomodoro ramato, prezzemolo, uova e yogurt. Tutto fresco. Tutto italiano. Tutto di alta qualità (spesso si tratta di presìdi Slow Food). Il prezzo? Per due persone due ricette costano 34 euro, tre ricette 39 e quattro ricette 44. Per quattro persone rispettivamente 44, 59 e 69.

Quomi ha talmente successo da avere attratto l'attenzione di Academia Barilla, centro internazionale fondato a Parma dalla grande azienda alimentare per promuovere la cultura gastronomica italiana nel mondo. Ogni settimana le ricette di pasta proposte da Quomi saranno sviluppate dagli chef dell'Academia. «Pur avendo storie diversissime abbiamo trovato un'intesa immediata su come sviluppare insieme una proposta capace di coniugare tradizione e innovazione in modo così semplice e naturale», dice Francesco Pantò, global ready meals director di Barilla.
Quomi non è la sola start up italiana che ci aiuta a cucinare e a non sprecare. Tra le altre idee che stanno avendo successo in rete ci sono Kalulu, attivo dal 2014 in particolare a Milano e Roma, che è una rete di fornitori che mette direttamente in contatto gli agricoltori con i consumatori locali.

Appetitoso consente di trovare un locale partendo da un puiatto (ovvero: avete voglia di cassoeula? Il sito vi trova il locale più vicino che l'ha in carta quel giorno). E Last Minute Sotto Casa mette in contatto i commercianti che «svendono» merce in scadenza con la comunità degli iscritti. Benvenuti nell'era del social cooking.

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