Canone Rai, conta la residenza. Ma restano ancora molti dubbi

Nel ginepraio di informazioni sulla tassa, è indubbio che sarà la residenza in un immobile il criterio guida per stabilire chi dovrà pagarla

Canone Rai, conta la residenza. Ma restano ancora molti dubbi

Dimmi dove hai la residenza e ti dirò se dovrai pagare il canone Rai. Nel ginepraio di informazioni sulla tassa, è indubbio che sarà la residenza in un immobile il criterio guida per stabilire chi dovrà pagarla.

Per quanto riguarda invece una persona che attiva una fornitura di energia a novembre o dicembre, il pagamento del canone scatterà da gennaio. I dubbi però sono ancora tanti, soprattutto per le imprese.

Come scrive il Sole24ore, alcune precisazioni sono arrivate dal viceministro all’Economia, Enrico Zanetti, che giovedì scorso ha spiegato, in un question time alla Camera, che la dichiarazione del possesso della tv non farà scattare i controlli negli anni precedenti. Il canone verrà addebitato solo ed esclusivamente sulle utenze residenziali, quindi solo sulle “prime case”.

Due coniugi residenti in due abitazioni diverse, con una utenza elettrica di tipo “residenziale” nelle due case, pagheranno due volte il canone Rai. Il contribuente con più di una utenza elettrica intestata a sé dovrebbe invece pagare solo per l’abitazione nella quale è residente.

Da

definire anche cosa accadrà in caso di morosità sul canone (si applicheranno gli interessi?) e quando scatteranno le sanzioni alle imprese elettriche in caso di violazione degli obblighi di comunicazione e versamento dei canoni.

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