Economia

Canone Rai, ora il balzello rischia di costare il doppio

La novità è clamorosa, perché il governo in corso d'opera ha deciso di spostare la presunzione del possesso della tv su un criterio incerto

Canone Rai, ora il balzello rischia di costare il doppio

Gli amanti e le coppie di fatto (anche fasulle) pagheranno un solo canone. Le famiglie regolari rischiano di pagarne due. È questo il grottesco risultato del pasticcio combinato dal governo sul balzello Rai in bolletta. A due settimane dalla scadenza per le autocertificazioni di non detenzione e di pagamento non dovuto (il 16 maggio) la situazione non poteva essere più confusa.
L'Agenzia delle Entrate continua a sfornare spiegazioni che non spiegano, come quella relativa alla famiglia anagrafica, che oltre ai vincoli di matrimonio, di parentela e di affinità contempla i vincoli affettivi ovvero le coppie di fatto etero ed omosessuali. In questo caso i due potranno evitare il doppio canone inviando la dichiarazione sostitutiva al fisco. Poi spetterebbe al comune verificare l' effettiva convivenza e i "vincoli affettivi". Cosa improbabile. Anche perché si è ormai capito che il canone viaggerà non sulla residenza, come prevede la legge di stabilità, ma sull' utenza residenziale. Questo, come ha denunciato giovedi il Garante per la privacy, è quanto si evince dal decreto attuativo del Mise.

La novità è clamorosa, perché il governo in corso d'opera ha deciso di spostare la presunzione del possesso della tv su un criterio incerto e non ufficiale che finirà per far pagare un doppio canone a molte famiglie. Pur avendo dato il via libera al regolamento ministeriale, il Garante ha evidenziato che "suscita perplessità la scelta di individuare i soggetti obbligati al pagamento del canone, automaticamente e in via presuntiva, attraverso i dati relativi alla tipologia di tariffa applicata per l' energia (clienti domestici con utenza nel luogo di residenza) anche per i contratti stipulati antecedentemente al 2016, senza nemmeno effettuare preventive verifiche con i dati di residenza presenti in anagrafe tributaria". Secondo il Garante questi dati sono spesso errati e costringeranno gli utenti ad un "onere di rettifica" a cui "sarebbero tenute le Entrate".

Rettificando i dati, inoltre, le famiglie che hanno una doppia utenza residenziale, magari quella della casa al mare, quella del figlio o del magazzino, non solo perderanno la tariffa scontata dell' elettricità, ma rischiano pure di dover pagare gli arretrati.

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