Cronache

"Come Al Capone...". L'attacco di Casarini a Salvini e Meloni

Il capomissione dell'ong Mediterranea si schiera contro i leader di centrodestra e attacca: "Con un governo Meloni i trafficanti si fregherebbero le mani". Ma è il contrario

"Come Al Capone...". L'attacco di Casarini a Salvini e Meloni

I governi di destra "favoriscono i trafficanti". Secondo Luca Casarini, capomissione dell'ong Mediterranea Saving Humans, a incentivare il business dell'immigrazione sarebbero i politici che chiedono di regolamentare gli sbarchi e di reprimere le illegalità sulla pelle dei migranti. Non chi, invece, vorrebbe mantenere una situazione di sostanziale caos. A poche ore dalla conclusione della campagna elettorale, l'attivista veneto è tornato ad attaccare Matteo Salvini e Giorgia Meloni in merito al tema dei flussi migratori. Lo ha fatto con accuse forti e argomentazioni discutibili.

L'attacco di Casarini

"Chi 'traffica' con i migranti, dalla Libia ai Balcani, si sta fregando le mani visti gli affari milionari che gli garantirebbe un governo Meloni. Come Al Capone durante il proibizionismo", ha affermato all'Adnkronos Casarini, esponente dell'ong che gestisce la nave "Mare Jonio", l'unica battente bandiera italiana all'interno della flotta civile europea. Di fronte alla possibilità di un governo di centrodestra intenzionato a fermare gli sbarchi, l'attivista si è sentito in dovere di protestare e di andare all'attacco. "I trafficanti votano Meloni, Orban, Erdogan", ha dichiarato. Poi l'ex manifestante no global è passato ad argomentare la propria insolita teoria.

"Questi governi di destra, con le loro chiusure e i loro blocchi rispetto all'accoglienza legale delle persone, favoriscono i trafficanti, che, da una parte, hanno il 'monopolio' sui viaggi e dall'altra prendono un sacco di soldi dalle istituzioni europee come nel caso della cosiddetta 'Guardia costiera libica', pagata per trattenere a ogni costo, anche istituendo campi di concentramento, donne uomini e bambini", ha spiegato all'Adnkronos, dimenticando forse gli strazianti racconti di chi è finito nelle mani degli scafisti tra percosse, stenti, preghiere e urla disperate.

Le domande delle Ong

Nei giorni scorsi Mediterranea Saving Humans aveva inoltrato ai leader dei partiti dieci domande sui temi della migrazione, del soccorso, dell'accoglienza e della "criminalizzazione della solidarietà", in mare come in terra. Interrogativi rispetto ai quali - lamentano dall'ong - Meloni e Salvini non hanno risposto. Nessuna risposta è però arrivata anche da Conte e Calenda. E in questo caso la scelta può essere facilmente compresa. Per quanto riguarda il centrodestra, infatti, le intenzioni sulle politiche migratorie prevedono un ritorno dei decreti sicurezza che avevano drasticamente ridotto gli sbarchi.

"Meloni e Salvini hanno già detto chiaramente che si preparano a farci la guerra e a farla a tutti quelli che non considerano della loro 'razza'...", avevano attaccato gli attivisti di Mediterranea, prendendolsela poi anche con gli altri leader: "Conte pensiamo che di diritti umani non voglia parlare: non portano voti se l'unico esercizio del pensiero e della politica è far leva sugli slogan facili e graditi a tutti a seconda del momento. E Calenda? Troppo impegnato per occuparsi seriamente di queste cose.

Speriamo solo che sia finita la sua fase di 'Minniti boy'".

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