Cento chili di pesce sequestrato in un ristorante di Trieste

Erano senza la documentazione di tracciabilità. È uno dei risultati dei controlli sulla filiera ittica, svolti dalla Guardia Costiera del Friuli Venezia Giulia

Cento chili di pesce sequestrato in un ristorante di Trieste

Quasi cento chili di pesce sono stati sequestrati in un ristorante di Trieste. Erano senza la documentazione relativa alla tracciabilità e sono stati distrutti per tutelare la salute dei consumatori. È uno dei risultati delle attività di controllo sulla filiera ittica svolte dalla Guardia Costiera del Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’operazione Mercato Globale. Sono state previste 22 sanzioni amministrative per una cifra complessiva di 41.730 euro, con 20 sequestri che hanno riguardato più di tre quintali di prodotto ittico e 30 attrezzi da pesca.

Le ispezioni hanno inoltre permesso di scoprire un’imbarcazione impiegata per immersioni subacquee, che svolgeva attività di pesca abusiva. Al suo interno sono stati trovati una grossa quantità di prodotto ittico e attrezzi riservati ai professionisti, ai quali faceva concorrenza in maniera illegittima. Come riporta TriestePrima, le capitanerie di porto degli uffici marittimi regionali hanno effettuato circa 550 controlli nei confronti di unità da pesca, in mare o in punti di sbarco, mercati ittici, grossisti, supermercati, pescherie, ristoranti e autoveicoli frigo dedicati al trasporto di prodotto ittico. Queste ultime ispezioni sono state realizzate soprattutto presso i valichi di frontiera.

Il comandante generale del corpo, l’ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, ha evidenziato che questa operazione ha confermato l’impegno della guardia costiera per quanto riguarda i controlli della filiera ittica, con l’obiettivo di dare una risposta concreta alle necessità di tutela dei consumatori. A tal proposito va segnalato che ogni anno, nel mese di dicembre, le capitanerie di porto si preoccupano di garantire le migliori condizioni di lavoro ai propri ispettori. Tutto questo per proteggere gli utenti e fare in modo che sulle tavole degli italiani non arrivino prodotti non idonei al consumo e potenzialmente pericolosi per la nostra salute.

I risultati della guardia Costiera regionale s'inseriscono in un quadro nazionale che ha visto oltre 13.000 verifiche. Sono state sequestrate circa 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme, mentre le sanzioni amministrative hanno raggiunto un importo superiore a 1,3 milioni di euro.

Un episodio simile a quello citato all'inizio dell'articolo si è verificato alla vigilia di Natale a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

In quell'occasione, sono finiti sotto sequestro tre tonnellate di pesce ritenuto in cattive condizioni di conservazione e senza documenti di tracciabilità. In totale, il bilancio dei controlli natalizi della guardia costiera è stato di trenta verbali amministrativi per un importo totale di 40 mila euro.

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