"Cognome arabo? Un problema" E la madre lo cambia alla figlia

Avere un cognome arabo, oggi, in Italia, potrebbe essere più un disagio, che altro? E allora, che problema c'è: basta cambiarlo

"Cognome arabo? Un problema" E la madre lo cambia alla figlia

Avere un cognome arabo, oggi, in Italia, potrebbe essere più un disagio, che altro? E allora, che problema c'è: basta cambiarlo. Così una madre di 38 anni, abitante a Bordighera ha deciso di presentare domanda alla Prefettura di Imperia per dare il proprio cognome alla figlia di nove anni. Una decisione che si inserisce in una travagliata vicenda familiare, con un padre inesistente e una bambina cresciuta con i nonni materni, ma quelle pochissime righe con cui si motiva la richiesta del cambio di cognome, la dicono lunga. "L'inesistenza totale del padre e della famiglia paterna nella vita della minore - scrive il genitore, motivando la propria scelta - dal forte legame della bambina con il nonno materno e dal possibile disagio che il cognome arabo potrebbe procurarle in futuro, se non legato a un rapporto parentale affettivo". La domanda ha avuto buon esito e nei giorni scorsi è stata protocollata all'Albo Pretorio del Comune, perchè così prevede la legge. Come accade anche nelle pubblicazioni di matrimonio, infatti, bisogna dare la possibilità a chiunque di presentare ricorso, quando sussistano dei validi motivi.

Quello di Bordighera, alla fine, è soltanto lo specchio di una situazione italiana, non un caso isolato, ma un dato di fatto che sicuramente farà riflettere. La madre non scende nei particolari, quando parla di "possibile disagio", ma ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni.

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