Coro Moro canta Bella Ciao: sindaco fa cancellare concerto

La protesta del Coro moro, composto da molti ragazzi di colore, contro la richiesta del sindaco di non cantare Bella Ciao

Coro Moro canta Bella Ciao: sindaco fa cancellare concerto

Niente Bella Ciao a Carmagnola. Si tratta di una canzone divisiva, che non piace all'amministrazione di centrodestra. E così non solo sono partiti i rimproveri verso chi l'ha infilata nel repertorio della Festa del Peperone, ma è volato pure un divieto esplicito contro il Coro Moro composto da soli immigrati.

Proviamo a fare un passo indietro. Tutto inizia, come spiega La Stampa, il 2 settembre quando alla festa del Peperone, la stessa delle polemiche per il cachet a Belen Rodriguez, si sono esibiti i Kakchupa, che tra le altre canzoni hanno infilato pure il canto simbolo della Resistenza.

Dall'amministrazione cittadina è partito subito il rimprovero. Così domenica 10, quando in Piazza Sant'Agostino avrebbero dovuto esibirsi i migranti (e tre italiani) del Coro Moro, dal Comune è arrivato il monito a non inserire in scaletta Bella Ciao, che invece il coro è solita cantare per il suo pubblico.

"L’ultima volta abbiamo chiamato l’amministrazione alle 18 e ci hanno confermato il

divieto, allora abbiamo deciso di non andare a cantare, forse questa canzone fa ancora paura ", ha detto Luca Baraldo, uno degli ispiratori del CoroMoro alla Stampa, annunciano di aver annullato il concerto.

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