Coronavirus

Coronavirus, Cts: "No condizioni per aumentare pubblico negli stadi"

Il Comitato ha bocciato la richiesta della Conferenza delle Regioni: permane il numero massimo di mille spettatori

Coronavirus, Cts: "No condizioni per aumentare pubblico negli stadi"

Il Cts ha bocciato la richiesta della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, confermando il numero massimo di spettatori fermo a mille. Riunitosi in data odierna, sabato 26 settembre, il Cts ha analizzato il documento ricevuto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, riguardante la partecipazione del pubblico alle manifestazioni sportive, confermando che rappresentano la massima espressione di criticità per la trasmissione del Covid.

Il Cts boccia la capienza al 25%

In una nota del Comitato si legge: “Il CTS ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici ed in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano - al momento - le condizioni per consentire negli eventi all'aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome". In breve tempo dovrà essere esaminato anche l’impatto della riapertura delle scuole sulla curva epidemica.

Inoltre, resta fondamentale assicurare la prenotazione e la preassegnazione del posto a sedere, le regole delle misure di distanziamento fisico pari ad almeno un metro, l’igienizzazione delle mani e l’utilizzo delle mascherine durante qualsiasi evento che sia stato autorizzato dalle norme in vigore. "Qualora l'evento non possa garantire le citate misure di prevenzione, i numeri indicati nel DPCM dovranno necessariamente essere ridotti dagli enti organizzatori e posti sotto la valutazione e la responsabilità delle autorità sanitarie competenti" si legge ancora. Il Cts ha anche asserito di capire le aspettative di un ritorno graduale degli spettatori agli eventi sportivi.

Una botta per la Serie A

La proposta della Conferenza delle Regioni e Province autonome, il cui documento voleva un aumento della presenza di pubblico agli eventi sportivi, verrà presa nuovamente in considerazione in base ai risultati del monitoraggio di impatto del recente avvio dell’anno scolastico e della pubblica amministrazione. Per adesso quindi non si potrà andare oltre i mille spettatori per gli eventi sportivi all’aperto, comprese le partite di calcio della Serie A. Per quanto riguarda invece gli eventi al chiuso il limite massimo di tifosi è fissato a 200. Batosta soprattutto per la serie A che proprio ieri era riuscita a ottenere una riduzione dei tamponi da fare ai giocatori e sperava in un via libera all’utilizzo del 25% della capienza negli stadi. Un interesse delle società calcistiche che hanno stadi con capienze molto superiori rispetto ai mille spettatori concessi adesso.

La mancanza degli introiti provenienti dalla vendita dei biglietti si fa sentire notevolmente sul bilancio.

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