Cortona, ex prete soggiogava e violentava i suoi adepti

Sospeso dal sacerdozio, l'uomo aveva creato una comunità in Toscana. Costringeva quanti lo seguivano a favori sessuali ed elargizioni di denaro

Riduceva in condizioni di sudditanza psicologica gli adepti della sua setta, vittime anche di violenza sessuale. Il 68enne Mauro Cioni, ex sacerdote della diocesi di Milano, aveva creato una comunità a Montecchio di Cortona, in provincia di Arezzo, per "vivere un altro cristianesimo" con i suoi seguaci.

Dieci persone, nove donne e un uomo, si sono fatti irretire dalle idee dell'uomo, che ora, conclusa un'indagine della dda di Firenze, è accusato di violenza sessuale e riduzione in schiavitù. Le stesse accuse sono state formulate nei confronti di Carlo Carli, 34enne adepto senese, che aveva lasciato in precedenza il gruppo di Cioni, creandone un secondo identico, di cui si era messo alla guida. Due persone rimaste con Cioni, Franco Bigazzi e Giorgio Bigozzi, sono invece accusati di ricettazione di denaro.

Dalle indagini condotte dalla mobile di Firenze, si è scoperto che l'ex sacerdote convinceva i suoi seguaci ad abbandonare le proprie vite, affetti e lavoro, per legarsi a lui. Gli adepti dovevano soggiacere ai desideri sessuali dell'uomo ed elargire denaro.

Se non lo avessero fatto avrebbero "sofferto per tutta la vita", e sarebbero stati "dannati per l'eternità". Mauro Cioni era stato indagato nel 2011, dopo la morte di un 19enne di Vinci. Venne prosciolto dal reato di istigazione al suicidio.

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