Coronavirus

Cosa potremo fare a Natale? Ce lo diranno questi due indici

Attesa per scoprire le norme restrittive in occasione del 25 dicembre. Cene, feste, negozi e coprifuoco: cosa può cambiare. Ecco i parametri da tenere sott'occhio

Cosa potremo fare a Natale? Ce lo diranno questi due indici

Sarà un Natale certamente diverso, segnato dalle rigide norme imposte dal governo per tentare di frenare la diffusione del Coronavirus, ma comunque lo spirito e tutta l'atmosfera non dovrebbero andare persi. O meglio, questo è l'auspicio. Non è infatti da escludere che il prossimo 25 dicembre possa essere caratterizzato da momenti più intimi e meno collettivi. Il premier Giuseppe Conte era già stato chiaro in passato: "Non sto pensando a veglioni, cene natalizie, cenoni, balli". E recentemente ha messo le mani avanti, dichiarando che tutto sommato si tratta di un'occasione per guardare con una lente più spirituale e religiosa la festa liturgica per eccellenza: "Natale non è solo festa e regali, ma anche un momento di raccogliemento spirituale, e farlo con tantissime persone non viene troppo bene".

C'è dunque da aspettarsi un piano speciale dell'esecutivo giallorosso. Ci stiamo tutti interrogando su ciò che potremo fare e cosa sarà invece vietato. "Io credo che al cenone non si potrà andare oltre ai parenti di primo grado", aveva annunciato pochi giorni fa la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Come riportato dal Corriere della Sera, da tenere sotto osservazione vi sono due parametri specifici: il valore dell'Rpt e l'Rt. La percentuale di nuovi positivi su tamponi effettuati deve arrivare a 10, mentre l'indice di trasmissibilità a 1. Solamente in tal caso si potrà iniziare a ragionare su un parziale allentamento delle misure in vigore, ma va sottolineato che esse andranno modulate sulla base del sistema di divisione delle Regioni in fasce di rischio.

Cosa può cambiare a Natale

Le zone più colpite dalla circolazione del Covid-19 resteranno chiuse. Sarà mantenuto il divieto di assembramento, resterà l'obbligo di indossare la mascherina, di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale e - dove necessario - lo stop agli spostamenti. Intanto dal governo fanno sapere che ovviamente per tutto ciò che avviene all'interno delle case private ci si limiterà alle raccomandazioni del caso, senza andare oltre. Le feste rimarranno vietate. Viene esclusa la possibilità di autorizzare banchetti e buffet; invece il numero massimo di persone al tavolo del ristorante (nelle aree gialle) potrebbe essere aumentato a sei.

Verrà rivisto l'orario del coprifuoco? Si tratta di una possibilità ancora non matura, ma se i risultati positivi dell'Rtp e dell'Rt dovessero essere raggiunti dalla maggior parte del Paese allora potrebbe essere portato alle 24. Nei prossimi giorni si discuterà sia dell'ipotesi di riaprire i grandi magazzini e i centri commerciali nel fine settimana (per favorire acquisti e consumi) sia dell'apertura serale nelle aree gialle di bar e ristoranti.

Gli analisti tuttavia sottolineano che per arrivare a un Natale più flessibile sarà fondamentale "sovrapporre eventuali nuove misure contenitive per 'blindare' l’abbassamento della curva ed evitare possibili ritorni di fiamma che, proprio in virtù della lentezza con cui si sta abbassando, rischierebbero di annullare velocemente tutti gli effetti positivi sinora raggiunti".

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