Coronavirus

Mascherine e zone rosse: il calendario completo delle nuove regole

Da lunedì 7 febbraio si comincerà a uscire gradualmente dalla pandemia. Addio restrizioni per soggetti vaccinati o guariti con tre dosi

Mascherine e zone rosse: il calendario completo delle nuove regole

L’Italia sembra pronta a uscire in modo graduale dalla pandemia di Covid-19 e già da lunedì prossimo, 7 febbraio, scatteranno le nuove norme per quanto riguarda anche il Green pass, l'obbligo di indossare le mascherine, la riapertura delle discoteche. Il certificato verde rafforzato, che viene rilasciato a coloro che sono vaccinati oppure guariti con tre dosi, avrà una validità illimitata. Mentre quello rilasciato a coloro che sono guariti dal Covid-19 e hanno poi ricevuto due inoculazioni di vaccino avrà la durata di sei mesi. Affinché diventi illimitato il soggetto dovrà sottoporsi alla somministrazione della terza dose. Anche coloro che sono guariti dal Covid-19 e hanno scelto di non vaccinarsi avranno la certificazione verde valida per sei mesi a partire dal primo tampone positivo.

Cosa cambia in zona rossa

Ricordiamo che al momento in Italia non vi sono zone colorate di rosso. Se questo dovesse però avvenire, c’è una novità. Nel decreto viene specificato che per chi è vaccinato vengono eliminate le restrizioni. Gli spostamenti e tutte le attività vietate nelle zone arancioni e rosse saranno consentite solo ai possessori del super Green pass.

Da venerdì 11 febbraio

Addio all’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, che resterà invece obbligatoria nei luoghi al chiuso con regole diverse. All’interno di bar e ristoranti la protezione facciale dovrà essere indossata quando si abbandona il proprio tavolo. Da tenere sempre invece nei cinema e nei teatri. La protezione dovrà essere indossata in palestra e nei centri sportivi solo quando ci si trova nelle aree comuni e potrà non essere indossata quando si svolge attività fisica. Per salire a bordo di treni, aerei, navi e anche di tutti i mezzi del trasporto pubblico locale si dovrà utilizzare la mascherina di tipo Ffp2. Chi ha ricevuto anche la dose booster e ha avuto contatti stretti con soggetti positivi al virus non deve mettersi in quarantena, ma deve comunque indossare la Ffp2 per dieci giorni e rispettare anche l’autosorveglianza.

Riaprono le discoteche per ballare

Dall’11 febbraio riapriranno le discoteche anche per ballare, mentre adesso sono accessibili solo in quanto locali pubblici per intrattenimento con il posto al tavolo. Potranno entrare solo coloro che hanno il super Green pass, e che quindi sono guariti o vaccinati. Se si tratta di una discoteca al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, che potrà essere tolta quando si scende in pista per ballare. Nelle discoteche all’aperto invece, sempre dall’11 febbraio, si potrà stare senza mascherina. Il limite massimo di capienza per tutti i locali da ballo è del 75% del totale all’aperto e del 50% al chiuso.

Dal 15 febbraio

Da martedì 15 febbraio scatta l’obbligo vaccinale per i lavoratori over 50. Per accedere al posto di lavoro dovranno infatti dimostrare di aver ricevuto almeno la prima dose di vaccino. Le sanzioni per chi viene trovato non in regola sono diverse. Prima di tutto la multa di 100 euro per tutti gli over 50 non vaccinati, poi la sospensione dal lavoro senza stipendio, e una sanzione che può andare dai 600 ai 1.500 euro per il lavoratore trovato sul posto di lavoro senza super Green pass. Multa raddoppiata in caso di reiterata violazione. Per chi deve controllare il rischio è di incorrere in una multa dai 400 ai 1.000 euro.

31 marzo

Lo stato di emergenza scadrà il prossimo 31 marzo e nei giorni precedenti a quella data il governo deciderà se prorogarlo o meno. Tutto dipenderà dalla curva epidemiologica a fine marzo e dall’andamento della campagna vaccinale. Quando avrà termine lo stato di emergenza dovranno essere riconsiderate anche le normative riguardanti lo smart-working e la percentuale di dipendenti in presenza.

15 giugno

In questo giorno scadrà l’obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori, come il personale sanitario e i dipendenti esterni delle Rsa, il personale scolastico e le forze dell’ordine.

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