Crespi (Hyundai Italia): «Il nostro volto “premium” si chiama Genesis Ed è tutto da scoprire»

Crespi (Hyundai Italia): «Il nostro volto “premium” si chiama Genesis Ed è tutto da scoprire»

Con la nuova berlina Genesis, Hyundai ha deciso di affacciarsi anche in Italia nella categoria premium . Ne parliamo con Andrea Crespi, managing director della filiale italiana della Casa sudcoreana.

Come arrivate nell'alto di gamma? C'è un valore aggiunto?

«Si, parliamo di contenuti, sostanza e sicurezza. Il che può sembrare strano per il mercato italiano, ma in realtà per la nostra marca nel mondo non lo è. I consumatori di diversi mercati, non solo la Corea ma anche Usa, ormai conoscono Hyundai per questo tipo di prodotti. Ed è importante che anche il pubblico italiano conosca la marca per la capacità di ingegnerizzare modelli che sono sinonimo di tecnologia, comfort e qualità».

Dunque, non solo le vetture piccole e medie e i Suv compatti che hanno dato notorietà al marchio, ma molto altro ancora...

«Esattamente. Ci sono persone che vedono le nostre berline di rappresentanza negli Usa e poi vengono a chiederci di poterle comprare qui da noi. Perciò la nuova Genesis sbarca sul mercato italiano, senza la pretesa di fare grandi volumi ma con un ruolo tutto da seguire di testimone della crescita di sostanza del brand».

E con un prezzo interessante: 65mila euro tutto compreso, anche i nuovi sistemi di assistenza alla guida...

«Sì, ci sono il mantenimento della distanza dal veicolo che precede, l'assistente alla frenata d'emergenza, l'allarme per il cambio involontario di corsia e una première assoluta come il rilevatore della qualità dell'aria che fa scattare il ricircolo automatico per abbassare i livelli di CO2 nell'abitacolo. Insomma, un'offerta di sicurezza e benessere a bordo senza compromessi».

Temete che la Google Car possa prendere piede in futuro, spiazzando i costruttori tradizionali?

«Bisogna evitare il rischio di prendere sottogamba le nuove tendenze, sia sotto il profilo della propulsione (elettrico, ibrido e anche idrogeno, su cui Hyundai ha un impegno importante) sia relativamente alle altre forme di utilizzo della vettura, come il car sharing . Tuttavia, ciò che i consumatori ricercano oggi è ancora al centro delle proposte dei grandi costruttori».

Con 7,6 milioni di unità annue, di cui quasi 5 la sola marca Hyundai, il gruppo Hyundai-Kia è salito al quinto posto nella classifica mondiale dei costruttori...

«Sicuramente pensiamo a crescere ancora e a far intendere questa crescita ai consumatori».

Anche in un mercato fermo come quello italiano?

«Noi siamo molto contenti di come stiamo andando in Italia.

Grazie al lancio di nuovi prodotti, come la nuova i10, alla rivitalizzazione di altri che già avevamo, tipo la ix35 e la ix20 e a un'offerta sempre competitiva, in un mercato che non cresce abbiamo messo a segno un incremento di oltre il 20%, migliorando di un punto la nostra quota. E puntiamo per il resto dell'anno a confermare questo risultato».

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