Cronache

Dai sopralluoghi in tribunale alla strage in soli tre minuti

Claudio Giardiello si aggirava per i corridoi giorni prima della sparatoria. Salta l'interrogatorio di garanzia: l'uomo si è sentito male. Gip convalida l'arresto

Claudio Giardiello
Claudio Giardiello

Non era certo la prima volta che Claudio Giardiello, autore della sparatoria di giovedì, entrava al Tribunale di Milano. Da imputato in un processo per bancarotta fraudolenta, anni di beghe legali e cause varie, conosceva ormai bene Palazzo di Giustizia e le prassi.

Pare però che qualche giorno prima della strage abbia pianificato tutto. Aveva persino fatto un sopralluogo, probabilmente provando già ad entrare nell'edificio senza essere controllato. Alcuni testimoni, infatti, lo avrebbero visto aggirarsi tra i corridoi nei giorni scorsi. Forse proprio la sua familiarità con l'ambiente, il suo "volto conosciuto", ha fatto sì che nessuno controllasse che quello esibito fosse davvero un tesserino da avvocato.

Come racconta il Corriere della Sera, per arrivare dall'ingresso all'ufficio del giudice e poi uscire bastano 3 minuti. E Giardiello ha avuto tutto il tempo di studiare tempi, mosse e vie di fuga. Ne sono convinti anche gli investigatori. E in quel processo per bancarotta fraudolenta da sempre lui si dice innocente, è convinto di essere stato incastrato. "Mio nipote e gli altri mi hanno rovinato, truccavano i bilanci della società, vendevano gli appartamenti sotto banco e si tenevano i guadagni", ha detto ai carabinieri mentre veniva arrestato, "Se l'azienda è fallita è per colpa loro e alla fine invece hanno cercato di scaricare addosso a me tutte le responsabilità".

Oggi doveva essere interrogato ancora nel carcere di Monza dove è detenuto. Ma il colloquio è stato rimandato perché Giardiello si è sentito male mentre era in cella ed è stato trasportato nell'infermeria della prigione.

Intanto il gip del tribunale di Monza, Patrizia Gallucci, ha convalidato l’arresto.

Le accuse contestate all’uomo sono omicidio plurimo aggravato, tentato omicidio e porto abusivo di arma.

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