Cronache

Disegni sul sesso ai bambini: lezione choc alle elementari

Polemica alla scuola elementare Sant'Agnese di Strada Vaciglio a Modena per i disegni sul sesso. La denuncia di un genitore: "Mio figlio di dieci anni mi ha chiesto se faccio le stesse cose con la mamma"

Disegni sul sesso ai bambini: lezione choc alle elementari

Lunedì sera alcuni genitori di Modena devo essersi sentiti particolarmente a disagio quando i loro bimbi di 10 anni gli hanno rivolto la fatidica domanda su come si concepisce un figlio. O meglio, su come si fa sesso.

Già, perché secondo quanto riporta la Gazzetta di Modena, i bambini avrebbero ricevuto a scuola una lezione di educazione sessuale che ha scatenato non poche polemiche. Al centro dell'attenzione è la scuola elementare Sant'Agnese di Strada Vaciglio, dove agli alunni di quinta elementari sarebbe stato distribuito un materiale inerente il sesso a dir poco esplicito. I disegni consegnati ai bimbi sono molto chiari, con un uomo e una donna nudi abbracciati: "Si vedono un uomo e una donna nudi e abbracciati" - scrive la Gazzetta di Modena - e il testo "spiega il concetto di “amarsi”: «Quando una donna e un uomo scoprono di piacersi - si legge - desiderano stare insieme, parlano, giocano, fanno passeggiate e vanno al cinema. Talvolta sentono molto forte il bisogno di ricevere e dare tenerezza»".

Il resto del testo non è da meno. I genitori "si baciano e si accarezzano per tutto il corpo, esprimono con parole affettuose l’amore che provano. Allora il pene dell’uomo diventa grande e duro e la vagina della donna si inumidisce: per tutti e due è molto bello quando la donna fa penetrare il pene rigido dell’uomo nella sua vagina. I due lo fanno muovere avanti e indietro nella vagina e provano un piacere intenso. Sussurrano, ridono felici: sono i rumori che forse qualche volta hai sentito provenire dalla camera di mamma e papà".

Il materiale didattico continua spiegando dettagliatamente cosa è un orgasmo.

"Mio figlio di dieci anni - ha detto al quotidiano locale Franco Piacentini, presidente dell’associazione Familiari e Vittime della Strada - è tornato a casa molto incuriosito, dicendo che in classe si era parlato di questi temi e chiedendomi se faccio le stesse cose con la mamma".

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