Doccia Jacuzzi, Ipad ai muri e vasca da bagno benessere: i lussi dell'ex vescovo

Il vescovo Tebartz-Van Elts era al centro di una bufera per i lussi del suo palazzo da 31 milioni di euro, che ora è aperto al pubblico e svela tutti i suoi segreti

Franz-Peter Tebartz-Van Elts, ex vescovo di Limburgo
Franz-Peter Tebartz-Van Elts, ex vescovo di Limburgo

Uno stagno per allevare le rarissime carpe giapponesi "Koi". IPad installati sui muri per chiudere le tende. Vasche da bagno Jacuzzi e una speciale doccia "benessere": erano solo alcuni dei lussi che si sarebbe concesso l'ex vescovo di Limburgo, Franz-Peter Tebartz-Van Elts, allontanato dalla diocesi tedesca su ordine di Papa Francesco.

A rivelare i dettagli sulle opulenze che avrebbero allietato la vita dell'ex vescovo di Limburgo è il britannico The Independent: il cosiddetto "caso Limburgo" era emerso nel 2013 proprio dopo che le spese per il restauro dell'episcopio erano lievitate fino a 31 milioni di euro. Papa Francesco, poco amante dei lussi, non aveva gradito e aveva sospeso il vescovo "spendaccione"; nell'ottobre di due anni fa e a marzo scorso erano arrivate anche le dimissioni.

Intanto, il governo ad interim della diocesi ha deciso di aprire al pubblico il palazzo degli scandali, in segno di maggior trasparenza. Appassionato di design ultramoderno, Tebartz-Van Eltz aveva attrezzato le pareti con iPad montati dietro ai letti per chiudere le tende, spegnere le luci e attivare sullo schermo le preghiere della sera con tecnologia touchscreen.

La biblioteca era arredata con librerie dagli scaffali in vetro retroilluminati, così come gli scaffali della scala a chiocciola, anch'essi illuminati uno per uno. L'accessorio, se così lo vogliamo chiamare, più costoso era però lo stagno delle carpe, del valore di ben 213.000 euro.

Per ora

Tebartz-Van Eltz si è trasferito in Vaticano, dove è arrivato con due camion di effetti personali. Lì ricopre un ruolo di "consulente", in attesa che il suo successore arrivi a Limburgo e decida cosa fare del suo palazzo.

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