E in spiaggia arriva la tassa per la borsa frigo

Sullo Ionio diversi stabilimenti impongono un balzello per portare cibo autoprodotto sotto l'ombrellone: "Così la spiaggia resta pulita"

E in spiaggia arriva la tassa per la borsa frigo

Vuoi portarti il pranzo o lo spuntino sotto l'ombrellone? Paghi una "tassa" di 5 euro per ogni borsa termica, indipendentemente dalla sua dimensione.

È quello che succede al lido "Cuba libre", stabilimento balneare di Marina di Pisticci (Matera). Un modo per evitare che la spiaggia sia sporcata o che qualcuno stia male con il cibo portato da casa, assicura uno dei gestori a Repubblica: "È una novità che abbiamo introdotto di recente per evitare problemi con il cibo che eventualmente un cliente porta e di cui non conosciamo l'origine e soprattutto per evitare che venga lasciata troppo immondizia in spiaggia, come accade spesso: altrimenti avremmo difficoltà serie a rispettare l'obbligo di raccolta differenziata".

E non si tratta nemmeno di un'iniziativa isolata.

Pare infatti che il balzello sia stato introdotto da diversi stabilimenti sullo Ionio, dalla Basilicata alla Puglia. Il sospetto che sia un modo per costringere - o quasi - i bagnanti a servirsi del bar della struttura viene...

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