Ecco perché la nave Ong non è stata dissequestrata

Le motivazioni dei magistrati che non hanno dissequestrato la nave della Ong spagnola: "Il degrado in Libia non autorizza a violare regole"

Ecco perché la nave Ong non è stata dissequestrata

Il degado in Libia non giustifica la violazione delle regole. Per questo il gip di Catania, Nunzio Sarpietro, ha convalidato il sequestro della Open Arms, nave della Ong spagnola Proactiva che nei giorni scorsi è stata bloccata nel porto di Pozzallo dopo una "battaglia navale" con le autorità libiche per portare in Italia i migranti.

"Il fatto che i campi profughi in Libia non siano un esempio di limpido rispetto dei diritti umani, non determina automaticamente che le Ong possano operare in autonomia e per conto loro, travalicando gli accordi e gli interessi degli Stati coinvolti del fenomeno migratorio, e violando la normativa regolamentare delle operazioni di salvataggio che hanno volontariamente sottoscritto, e quindi accettato", scrive oggi il giudice. Aggiungendo che non è stato dimostrato che Malta non fosse "disponibile all'accoglienza dei migranti nel caso di specie" e questo "a causa della condotta del comandante della Open Arms che non ha risposto alle autorità maltesi e non ha aderito alle disposizioni impartite dalle autorità spagnole e italiane, le quali avevano indicato il porto sicuro di La Valletta (con minima deviazione della rotta della nave, che già si trovava a poche miglia marine dall'isola dei Cavalieri)".

Tutto lo svolgimento dei fatti, per il giudice dimostra tale volontà, "non essendo revocabile in dubbio che la Open Arms, anche con grave rischio, si è prodigata oltre ogni limite per far propri i migranti soccorsi al largo delle coste libiche, ricorrendo anche a strumentali silenzi radio ovvero a difficoltà di ricezione, quasi sottraendoli alla

motovedetta libica, o comunque, non consegnandoglieli, per evitarne il rimpatrio nel territorio del Paese arabo; procedendo così verso la Sicilia, senza alcuna volontà di approdare in altri porti, se non in quelli italiani".

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