Cronache

Finita l'epoca smeralda? "C'è troppa burocrazia ora chiudo il Billionaire"

L'ex manager della Formula 1 chiude il locale più chic d'Italia: "La burocrazia mi ha stufato. Ottenere dei permessi è sempre una lotta. Investirò all'estero, qui se possiedi una barca o sei un bandito o un ladro"

Finita l'epoca smeralda? "C'è troppa burocrazia ora chiudo il Billionaire"

"Ho deciso che non investirò più in Italia e che quest’anno sarà l’ultimo anno che apro il Billionaire a Porto Cervo. La burocrazia di questo Paese mi ha stufato. Noi diamo opportunità e posti di lavoro, ma ottenere dei permessi è sempre una lotta. Come se qualcuno ci facesse un piacere, ma non è così".

Flavio Briatore, in un’intervista a Chi, in edicola domani, pare faccia sul serio. Stufo dei cavilli e degli impedimenti burocratici del BelPaese, l'ex manager della Formula 1 annuncia che il prossimo anno il locale più chic d'Italia frequentato da imprenditori, magnati sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo non aprirà i battenti. "Investirò all’estero, tanto l’Italia è un Paese che se possiedi una barca e arrivi in porto per attraccare, o sei un bandito o sei un ladro. Non va bene. Questo governo, poi, ha innescato una sorta di odio sociale".

Briatore poi aggiunge: "L’Italia è il Paese con le tasse più alte da pagare. Ok, paghiamo, saldiamo il conto, ma poi investiamo. Il ministero del Turismo andrebbe cambiato radicalmente".

In merito al talent show "The Apprentice", Briatore spiega: "Prima di accettare la conduzione mi sono assicurato che non ci fosse nessuna giuria, nessun telefoto e nessun ospite. I protagonisti sono giovani manager e si vincerà soltanto per meritocrazia. Sei bravo? Vai avanti. Non sei capace? Resti a casa".

E sulla possibilità di trovare un alter ego tra i candidati al programma, Briatore non ha dubbi: "Dalle selezioni ho visto che il nuovo Briatore non c’è, anche perché io nella vita ho ottenuto risultati straordinari, io certo non sono nato ricco e avrei visto questo programma come un’opportunità.

In fondo, vince chi ha fame".

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