Germania, fermati tassisti italiani: portavano immigrati oltre confine

I conducenti arrestati si difendono: "La legge non ci obbliga a chiedere l'identità dei clienti che trasportiamo"

Germania, fermati tassisti italiani: portavano immigrati oltre confine

Arrestati a decine. Tassisti, autisti e conducenti d'auto a noleggio veneti sono stati fermati in Germania con un'accusa davvero particolare: favoreggiamento d'immigrazione clandestina.

Centinaia di immigrati, spesso orientali, utilizzavano taxi e altre vetture prese a noleggio per varcare clandestinamente il confine tedesco, con la complicità di diversi nostri connazionali. La polizia germanica ha fermato tra gli altri Alessio Tavecchio, quarantacinquenne vicentino, mentre trasportava dieci profughi siriani, e i due padovani Marco Santi e Fabio Forin, sorpresi a Rosenheim insieme al settantaduenne Giancarlo Flaminio mentre erano in viaggio con altri venticinque immigrati.

Il Gazzettino riferisce però che questi sarebbero solo alcuni delle decine di casi analoghi che da settimane stanno venendo registrati lungo il confine meridionale della Germania. Da Monaco di Baviera, il consolato italiano conferma l'entità del fenomeno e ammonisce circa la severità della legge tedesca in materia.

A difendere la categoria dei tassisti è sceso invece in campo il presidente della Cooperativa tassisti vicentini Pierpaolo Campagnolo, che ricorda come i conducenti non siano tenuti a verificare l'identità dei passeggeri: "Non è obbligatorio sapere chi portiamo - spiega - Molti dei profughi che si sono allontanati dalla città li abbiamo portati noi. Quando il cliente è presentabile e paga nessuna legge ci impone di chiedergli l'identità. Lo stesso vale per il noleggio con conducente."

Solo a fine agosto il ministro bavarese degli Interni, Joachim Hermann, aveva attaccato l'Italia, che secondo lui "non rispettava le regole sui rifugiati": "L'Italia, in molti casi intenzionalmente, non prende i dati personali o le impronte digitali, il che significa che i rifugiati possono chiedere asilo in un altro Paese, senza tornare in Italia."

"Parte considerevole dei rifugiati che arrivano

in Italia si mettono in viaggio verso la Germania senza essere passati per il previsto procedimento", tuonava Hermann pochi giorni fa attaccando il ministro degli Interni italiano Angelino Alfano.

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