Cronache

"I servizi segreti...". Il complotto dei complottisti: l'ultimo paradosso no vax

Il corto circuito mediatico è arrivato nelle chat no vax: il dubbio di alcuni partecipanti è che dietro l'amministrazione si nascondano i Servizi segreti

"I servizi segreti...". Il complotto dei complottisti: l'ultimo paradosso no vax

Nel giorno in cui il Green pass diventa obbligatorio per viaggiare, nei gruppi dei no vax sono state organizzate nuove proteste contro il governo e i media che, a loro avviso, sono i responsabili della "dittatura sanitaria". Su Telegram, piattaforma chat preferita da questo tipo di organizzazioni, si trovano numerosi gruppi di protesta pronti a organizzare manifestazioni, blocchi e sabotaggi. Oggi, per esempio, è il giorno del blocco ferroviario nelle principali città italiane, preparato tramite tam tam social, ma tra gli stessi gruppi da qualche giorno è iniziato a serpeggiare qualche dubbio sulla veridicità degli intenti. Così è nato un vero cortocircuito mediatico, dove tra i complottisti si è diffusa la contro teoria del complotto.

La giornalista Clarissa Gigante de ilGiornale.it ha trascorso alcune ore nelle chat dei no vax su Telegram, scoprendo retroscena e discussioni complottiste degne di un romanzo di fantascienza. Sono molti i sospetti che serpeggiano tra gli utenti che frequentano questi gruppi e molti di loro non sembrano particolarmente convinti della veridicità degli intenti. Da buoni complottisti, quindi, ipotizzano il complotto anche all'interno delle chat di Telegram, che non sarebbero gestite da persone con i loro stessi "ideali" ma dai Servizi e dalla Digos. "Sono gruppi anonimi, dietro c'è la polizia", si legge in uno dei messaggi più dubbiosi lasciati nel gruppo "Basta dittatura".

Quindi, i no vax proseguono: "Questo canale sarà probabilmente gestito dai Servizi segreti, facendo così date una scusa al governo per reprimervi e criminalizzare il dissenso. Ma come si fa a cascarci?". E poi ancora: "Fate il loro gioco, non aspettano altro che farci passare per terroristi. La verità sta venendo a galla e loro avranno altro da raccontare in questo modo. Ci saranno occasioni più intelligenti per dimostrare chi siamo. La rabbia chiama prudenza".

Il dubbio di un manipolo di persone è che la nascita dei gruppi di Telegram, soprattutto quello con più iscritti (circa 42mila) sia una strategia dei Servizi segreti, che in questo modo, dal loro punto di vista, vogliono "stanare" i no vax per mettere in atto l'ipotetica dittatura sanitaria che in questi gruppi si dichiara di voler combattere.

Ecco che, quindi, la diffidenza si è diffusa anche in queste chat, tanto che in meno di 24 ore i partecipanti sono scesi di oltre 2 mila unità, tra chi era entrato solo per prendere in giro i no vax e chi, invece, dietro la prospettiva di un "controllo superiore" ha deciso di tirarsi indietro.

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