Giallo in Sardegna: dietro a omicidio e scomparsa ci sarebbe un minorenne

Il giovane scomparso potrebbe essere stato coinvolto e poi eliminato per evitare che parlasse

Giallo in Sardegna: dietro  a omicidio e scomparsa  ci sarebbe un minorenne

È un minorenne di Goceano il maggiore indiziato per l'omicidio di Gianluca Mommi, lo studente 19enne ucciso venerdì mattina ad Orune (Nuoro) alla fermata del pullman. Insieme a lui gli inquirenti avrebbero messo sotto torchio anche un paio di giovani suoi amici.

La pista principale, insomma, porta nel Sassarse, dove, dal paesino di Nule, è scomparso il 28enne Stefano Masala, uscito da casa con la Opel Corsa grigia del padre, proprio la sera prima del delitto. Auto poi trovata bruciata venerdì notte nelle campagne di Pattada.

La pista principale seguita dagli investigatori è legata ai giorni della manifestazione "Cortes Apertas", il 13 dicembre 2014, quando due gruppi, uno composto da giovani provenienti da Nule, l'altro da ragazzi del posto fra cui anche lo studente assassinato, entrarono in collisione. Qualche bicchiere di troppo, insulti e apprezzamenti eccessivi per la ragazza di Monni che reagì e venne minacciato a sua volta con una pistola da un minorenne di Nule.

Lo studente e i suoi amici riuscirono però a disarmarlo e a picchiarlo. Da qui, secondo gli investigatori, la causa scatenante dell'esecuzione di venerdì.

Secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera", nella lite al minorenne venne sottratta la pistola, ulteriore umiliazione che si aggiunse a quella della "sconfitta" e della ritirata del gruppo di Nule. Nelle settimane successive va avanti una lunga trattativa per la restituzione dell'arma, che finirà però in un nulla di fatto, così come la "tregua" che si cercava di raggiungere fra i due gruppi.

E poi ancora molti altri dubbi relativi all'auto dello scomparso, una Opel grigia, che potrebbe essere quella usata dai killer. Secondo quanto racconrtato da alcuni testimoni, i due assassini sarebbero fuggiti proprio a bordo di una vettura di quel colore. L'ipotesi, quindi, è che il giovane di Nule, disponibile ad accompagnare amici e paesani, sia stato "ingaggiato" come autista da alcune persone del suo paese, i responsabili della spedizione omicida, fra cui anche il minorenne che a dicembre avrebbe minacciato la vittima.

Dopo la

spedizione punitiva e il delitto, Masala è sparito: gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di un allontanamento volontario. Ma è possibile anche che il 28enne sia stato eliminato perchè poteva o avrebbe voluto parlare.

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