Coronavirus

Il giorno peggiore degli Usa: 4591 decessi per coronavirus

Gli Stati Uniti d'America hanno passato la giornata peggiore dall'inizio della pandemia: ieri, 16 aprile 2020 c'è stato un totale di 4.591 decessi soltanto in 24 ore

Il giorno peggiore degli Usa: 4591 decessi per coronavirus

Gli Stati Uniti d'America hanno superato - doppiandole - le morti di giovedì scorso. Un triste record che mostra la peggiore giornata in assoluto che gli Usa abbiano trascorso da inizio pandemia coronavirus: 4.591 morti in 24 ore. Il dato è stato riferito dalla John Hopkins University che alle ore 20 della costa est di giovedì ha chiuso le 24 ore dichiarando i decessi. Il record precedente era di 2.569 di mercoledì scorso. Il numero di infetti invece è più o meno stabile a mercoledì, parlando infatti di 31,451 persone infettate.

Conti alla mano gli infetti per coronavirus negli Stati Uniti sono arrivati ad essere circa 668mila superando dunque il mezzo milione e i decessi ammonterebbero a 33mila secondo i conti fatti dal Wall Street Journal dopo aver raccolto tutti i numeri che la John Hopkins University ha rilasciato durante questa settimana di pandemia. Questi dati arrivano proprio mentre i vari governi federali stanno decidendo di estendere il lockdown, oppure pensando di adottarlo visto che ci sono ancora stati che non sono andati in blocco. Oltretutto, in questi giorni sono usciti le linee guida del presidente Trump per la riapertura graduale e la ripartenza dell'economia. Durante la conferenza in cui annunciava le linee guida il presidente ha inoltre ribadito che grazie alle sue scelte strategiche, fatte a fianco di esperti e importanti medici del paese, il virus è stato contenuto e la diffusione si è arginata: "I modelli prevedevano che un milione e mezzo di americani sarebbero morti. Come possiamo vedere siamo ben lontani da questi numeri". Gli esperti, ha fatto notare Trump, hanno dichiarato che la curva del virus si è appiattita e che il picco dei nuovi casi è passato. Quasi il 30% del paese non ha riportato nuovi casi negli ultimi sette giorni, "Il che fa ben sperare".

"Proprio grazie alle nostre azioni veloci e rapide abbiamo evitato che la sanità venisse razionata e soprattutto abbiamo evitato le carenze mortali verificatesi in altre nazioni. Nazioni che in queste ore gli Stati Uniti stanno aiutando per poter passare questi momenti bui".

Il virus al giorno d'oggi ha ucciso oltre 160mila persone e infettato 2,1 mln di persone nel mondo.

L'epicentro Usa è New York City, moltissimi casi anche nel confinante New Jersey e nel Connecticut.

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