Giraffa morta a Imola Brambilla: "Salviamo gli animali da circo"

L'ex ministro del turismo: "Gli italiani vogliono il circo senza animali". Domani, inoltre, la cerimonia di "adozione" dei levrieri salvati dalle corse in Irlanda e Spagna

Giraffa morta a Imola Brambilla: "Salviamo gli animali da circo"

Sta facendo discutere il caso della giraffa Aleksandre. L'animale, appartenente al circo Aldo Martini, è fuggito dal suo recinto a Imola ed è morta dopo essere stata sedata per essere catturata. Il circo ha prontamente lasciato la città, rispettando l’ordinanza emessa dal sindaco, ma le polemiche non si sono placate.

"Ogni cosa ha il suo tempo. Quello del circo con animali ormai è scaduto", tuona Michela Vittoria Brambilla, "Anzi, salvando gli animali, potremo tutelare meglio i circhi contemporanei e la vera arte circense, non più confusa con la barbarie ottocentesca. Gli animali nel circo soffrono. Chi ha il coraggio di affermare il contrario deve vedersela innanzitutto col buon senso e poi con un'imponente letteratura scientifica che illustra l'ovvio: prigionia e lavoro nel circo sono assolutamente incompatibili con le caratteristiche etologiche delle specie coinvolte. Mancanza di spazio e di igiene e metodi brutali di addestramento fanno il resto. Gli animali vengono spogliati della loro dignità e sottoposti a tortura fisica quanto psicologica".

Da tempo il Pdl si è schierato contro gli animali nel circo. Proprio ieri è stata approvata una norma, voluta dal Popolo della Libertà, che non permetterà più di porre il divieto al possesso di animali domestici nei regolamenti condominiali.

"Il circo si può fare senza animali - spiega l'ex ministro - Il circo moderno e contemporaneo è fondato sull'abilità e sul talento degli artisti. Caratteristiche che amiamo, rispettiamo e riteniamo debbano essere in ogni modo incoraggiate. È un circo che dà lavoro ed ha successo. Basti pensare all'esempio del canadese Cirque du Soleil: nel 1984 ci lavoravano 73 persone. Oggi ha 5 mila dipendenti nel mondo, di cui 1.300 artisti, e dal 1992 non riceve finanziamenti né pubblici né privati. Al contrario, in Italia, negli ultimi sette anni (2006-2012) sono stati messi a disposizione delle imprese circensi oltre 43 milioni di euro, che appartengono a tutti i contribuenti. Anche a quel 90% circa di italiani (secondo Eurispes) contrari alle esibizioni degli animali. E comunque perché lo Stato dovrebbe finanziare le torture inflitte a tigri, leoni, elefanti e agli altri "protagonisti involontari" dei numeri sotto il tendone? È chiaro che questi soldi devono essere usati per incentivare il circo senza animali. Ed è quello che chiediamo al governo e al Parlamento".

Sempre sul fronte animali domestici, domani sarà una giornata importante per 12 levrieri a pelo raso (i famosi greyhound) e 24 galgos, che in Gran Bretagna e in Spagna avrebbero fatto una brutta fine. Dopo il primo “affido” nel luglio scorso, i cani, provenienti dall’Animal Welfare Sanctuary di Limerick, dal rifugio “Paws” (Irlanda) e dal rifugio “Scooby Medina” (Spagna), saranno consegnati alle famiglie italiane adottanti dall’Associazione “Sos Levrieri”, aderente alla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Alla cerimonia parteciperà anche Michela Brambilla con la dr.ssa Elisabetta Ferro, coordinatore della clinica veterinaria presso il Dipartimento di Salute animale e sicurezza alimentare dell’Università degli Studi di Milano.

I greyhound sono tra gli animali più veloci. Possono raggiungere rapidamente i 70 chilometri all’ora. Proprio per questo, nei paesi anglosassoni, ma non solo, sono utilizzati nei cinodromi. Nella sola Irlanda l’industria delle corse genera un giro d’affari di circa 500 milioni di euro. Ma quella dei levrieri non è una bella vita: tra il 14 e il 17 per cento dei cuccioli viene soppresso in giovane età perché inadatto alle corse, altri spariscono perché si mostrano lenti, si fanno male o semplicemente chiudono la loro breve carriera di corridori (a 4 anni circa) Secondo un’inchiesta della BBC, in media, ogni anno vengono ritirati circa 25.000 greyhound. Di questi solo alcune centinaia sono dati in adozione. In Inghilterra e in Irlanda, infatti, la legge considera i greyhound animali da reddito, per eludere le norme più severe dettate sugli animali d’affezione. I cani “inutili” sono soppressi. Se va bene, con una puntura. Altrimenti con metodi violenti ed illegali.

I galgos invece sono normalmente utilizzati per la caccia alla lepre ed eliminati alla fine della stagione: gettati vivi nei pozzi, impiccati agli alberi, trascinati dalle auto, abbandonati nelle campagne con le zampe rotte.

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