Cronache

Grida "Allah Akbar" e sfonda la porta: magrebino devasta il convento

Al grido di "Allah Akbar" ha sfondato la porta d'ingresso di un convento a Mazara del Vallo e ha messo a soqquadro alcuni locali.

Grida "Allah Akbar" e sfonda la porta: magrebino devasta il convento

"Allah Akbar" ha gridato più volte e poi ha sfondato la porta d'ingresso del convento Cuore di Gesù nel centro storico di Mazara del Vallo. Momenti di tensione e di paura nel borgo marinaro in provincia di Trapani a causa di un giovane nord africano in stato di ebbrezza che ha messo a soqquadro alcune stanze del convento.

Fortunatamente le suore che alloggiano nella struttura ecclesiastica, stavano mangiando in refettorio durante l'atto vandalico da parte del magrebino. Il ragazzo di 25 anni era seminudo, ha sfondato la porta dell'ingresso della chiesa e si è diretto al primo piano del convento. Dopo aver messo sottosopra numerose stanze dove vivono le suore, ha lanciato da una finestra del primo piano una valigia e delle carte, facendole atterrare nell'atrio. Il trambusto e le urla sono state notate da un cittadino di Mazara del Vallo che abita proprio di fronte al convento. L'uomo ha avvisato le forze dell'ordine facendo intervenire i carabinieri e la polizia. Nel frattempo le suore spaventate dell'accaduto si sono rifugiate fuori dal convento. Inutili i tentativi di fuga da parte del nord africano che è stato fermato dagli agenti di polizia in stato di ebbrezza e trasportato in questura.

Tanta la paura tra le suore. "Il vicino ha visto che ha scassinato la porta", afferma una delle religiose che vivono nella struttura al quotidiano online locale Prima Pagina Mazara, "Ci è venuto a chiamare il vicino. In quel momento eravamo nel refettorio, a pranzo. Dalla sagrestia è passato dalla scala ed è andato su. E ha avuto tempo: non c'era nessuno in giro..."

Proprio qualche settimana fa un'altro nord africano aveva creato problemi di ordine pubblico in stato di ebbrezza reagendo agli agenti inziando ad urlare "Allah Akbar" mimando il possesso di un arma. Il fatto è accaduto a Ferrara. Il giovane tunisino di 20 anni era arrivato il 3 agosto in Sicilia tramite un barcone e poi dopo essere scappato dal centro dove era ospitato è arrivato a Ferrara. Il tunisino dopo l'aggressione alle forze dell'ordine è stato espulso dall'Italia. Soddisfatto il primo cittadino di Ferrara, Alan Fabbri: "Grazie alla questura e agli agenti per l'espulsione e congratulazioni per l'operazione messa a segno", aveva dichiarato, "Chi viene a Ferrara e non rispetta le regole non è persona gradita e merita solo di essere ricondotto nel Paese di provenienza...rinnovo i ringraziamenti alla polizia e a tutte le forze dell'ordine quotidianamente impegnate nella tutela della sicurezza in città. Ci attendiamo che casi come questo siano di monito a chiunque si illuda di poter violare le regole.

Ferrara è indisponibile ad accogliere soggetti di questo tipo".

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