Hacking Team spiava anche Bossetti: "Prove a rischio"

Il softaware Galileo spiava anche il muratore di Mapello: "Lo abbiamo incastrato"

Hacking Team spiava anche Bossetti: "Prove a rischio"

Il softaware Galileo, il sistema violato e che ha fatto scattare l'allerta nei piani alti di Hacking Team, spiava anche Massimo Bossetti. Secondo i documenti pubblicati dopo l'attacco informatico alla società emergono alcune mail, come racconta il Giorno che potrebbero testimoniare come Hacking Team abbia aiutato i Ros nelle indagini sul muratore di Mapello nel caso Yara. "Diamoci una pacca sulla spalla. I Ros – scrive Marco Valleri, uno dei manager della società – ci hanno da poco contattato, ringraziandoci per il prezioso contributo dato da Hacking Team e da Remote Control System (programma di cui Galileo è una suite, ndr) per la buona riuscita di una loro operazione. Chiunque abbia visto un Tg ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo". Ma adesso proprio quelle prove raccolte dall'Hacking Team potrebbero essere ribaltate.


"La questione è seria - spiega Giovanni Battista Gallus, avvocato esperto in diritti digitali a La Stampa -È chiaro, ogni indagine fa storia a sé e le restanti prove potrebbero rivelarsi sufficienti, ma da oggi qualunque difensore potrà cercare di mettere in dubbio la validità delle prove raccolte".

Dai pezzi di codice pubblicati da chi ha hackerato Hacking team, qualcuno ha riconosciuto una backdoor, un modulo per inserire nel computer sorvegliato file, come ad esempio prove false, da parte di chiunque. Ed è su questo punto che i legali difensori potrebbero far leva per definire inattendibili le prove raccolte.

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