Il Papa concede la prima intervista a una giornalista donna. Nel lungo colloquio pubblicato dal Messaggero, Francesco condanna "gli anziani che abbordano prostitute di meno di 15 anni sulla strada" e li definisce "pedofili". Poi il Pontefice parla dei bambini: "Mi fa soffrire. Per alcuni lavori manuali vengono usati i bambini perché hanno le mani più piccole. Ma i bambini vengono anche sfruttati sessualmente".
Le donne? "Sono la cosa più bella che Dio ha fatto. La Chiesa è donna. Chiesa è una parola femminile. Non si può fare teologia senza questa femminilità. Di questo, lei ha ragione, non si parla abbastanza". Il Papa parla anche della corruzione: "Penso sia difficile rimanere onesti in politica. A volte vi sono persone che vorrebbero fare le cose chiare, ma poi è come se venissero fagocitate da un fenomeno endemico, a più livelli, trasversale. Non perché sia la natura della politica, ma perché in un cambio d'epoca le spinte verso una certa deriva morale si fanno più forti. Oggi il problema della politica è che si è svalutata, rovinata dalla corruzione, dal fenomeno delle tangenti, la corruzione purtroppo è un fenomeno mondiale. Ci sono capi di Stato in carcere proprio per questo. Mi sono interrogato molto, e sono arrivato alla conclusione che tanti mali crescono soprattutto durante i cambi epocali. Stiamo vivendo non tanto un'epoca di cambiamenti, ma un cambio di epoca, che alimenta la decadenza morale, non solo in politica, ma nella vita finanziaria o sociale".
Poi, parlando della povertà, Bergoglio dice: "I comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo. Marx non ha inventato nulla. Un affamato posso aiutarlo affinché non abbia più fame, ma se ha perso il lavoro e non trova più occupazione, ha a che fare con un'altra povertà. Non ha più dignità. Magari può andare alla Caritas e portarsi a casa un pacco viveri, ma sperimenta una povertà gravissima che rovina il cuore. Tante persone vanno alla mensa e di nascosto, piene di vergogna, portano a casa del cibo. La loro dignità è progressivamente depauperata, vivono in uno stato di prostrazione".
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