I migranti? Ora arrivano a bordo di lussuosi velieri

In Puglia e in Calabria i nuovi sbarchi senza più barconi della speranza. In manette scafisti ed equipaggio

I migranti? Ora arrivano a bordo di lussuosi velieri

I migranti sono arrivati nel porto di Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, trentasei profughi su un veliero di oltre 13 metri. All'una e mezza di notte l’imbarcazione è stata intercettata dalla guardia di finanza a largo delle coste salentine, a poco più di un miglio da punta Ristola, nella zona di Leuca.

A bordo c'erano ventotto adulti e otto bambini. Per i due scafisti sono scattate subito le manette. Si tratta di Turan Dogan (23 anni) e di Ihsan Ohze (37 anni), cittadini turchi. Insieme sono state arrestate anche due giovani donne, rispettivamente di 23 e 24 anni originarie del Kirghizistan che facevano parte dell'equipaggio del natante.

I migranti, dalle prime procedure di identificazione, sono di presunta nazionalità somala, afgana, siriana e iraniana. Appena sbarcati sono stati subito trasferiti nel centro Don Tonino Bello di Otranto (Lecce). Solo due di loro sono stati portati prima nell'ospedale più vicino di Tricase per alcuni accertamenti e subito dimessi.

Già una settimana fa i finanzieri della sezione operativa navale di Otranto avevano arrestato altri tre scafisti di nazionalità georgiana e catturato un altro veliero appena sbarcato nella Baia di Orte, nel Salento, con circa cinquanta immigrati.

Dunque, pare che l'ultima trovata dei trafficanti di uomini siano i velieri con sbarchi in porti turistici per dare meno nell'occhio. Sono considerati viaggi “da ricchi”, probabilmente per chi è disposto a spendere di più. Secondo fonti di stampa, infatti, si parte dalla Turchia, da Ankara e la traversata costa ottomila dollari a testa.

Ma la Puglia non è l'unica regione presa di mira.

Proprio pochi giorni fa, come si legge sempre da fonti di stampa, anche un altro veliero è stato intercettato a largo delle coste calabresi, in particolare nella zona di Capo Colonna, in provincia di Crotone. A bordo c'erano trentatrè migranti.

Drammatico pensare che nel Mediterraneo, un veliero non rappresenti più il simbolo di una vacanza esclusiva, ma il nuovo, beffardo, strumento dei trafficanti d’uomini.

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