I Templari: "Il gioco del gender? Un progetto contra naturam"

La responsabile nazionale dei Templari Federiciani ha presentato un esposto alla procura

I Templari: "Il gioco del gender? Un progetto contra naturam"

Il gioco del gender? Un progetto contra naturam, che espone al crollo tutto l’edificio sociale.

Da qui la connaturale decisione di presentare un esposto presso la procura della Repubblica competente contro i finanziatori di un progetto che è negazione dell’umanità, violazione della legge morale naturale, smarrimento e occultamento della verità dell’uomo. L’essere umano diventa oggetto di distruzione, di esplorazione e di commercio.
Così intendiamo educare i figli della nostra società? Costringendoli a giocare con la loro stessa natura e con quella dignità di persona che essi stessi acquisiscono sin dal momento del loro concepimento?

Il diritto naturale non è un gioco, ma è la base dell’ordine sociale. Il gioco del gender è invece quel tunnel che condurrà gli essere umani, da qui a poco, a non riconoscersi più nella loro natura propria e originale e nelle loro spontanee inclinazioni. Non si può tollerare tutto questo, ma, soprattutto, non si può tollerare che il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini difenda a spada tratta un progetto del genere, ritenendosi, addirittura schifato. La vera ripugnanza sta invece in quei giochi, che, inducendo i bambini a scambiare i loro vestiti e ad esplorare a vicenda i loro corpi, determinano la perdita di contatto con il proprio essere.

Nessuno ha il diritto di disporre dell’Uomo, provocando in egli quella perdita di contatto con i suoi tratti naturali, e mettendo in discussione l’intero fondamento su cui poggia la verità oggettiva nella quale è insita la libertà umana.

Il gioco del gender rappresenta un autentico “abuso di potere”, in quanto espressione di scelte soggettive assolutamente irrispettose di ciò che l’Uomo è per natura, ossia unità di anima e di corpo.

Avv. Filomena Falsetta
(Resp. Naz. Legione Templarii Culturae Federiciana Pacis et Disciplina)

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