È il «governo del cambiamento». Ad esempio, le cariche possono essere distribuite in base al curriculum televisivo. Un metodo innovativo, che prescinde dalla competenza. Ecco quindi arrivare al ministero dell'Istruzione, università e ricerca (...)
( ...) l'ex Iena Dino Giarrusso (nella foto) con l'incarico di vigilare sulla regolarità dei concorsi universitari. La nomina ha suscitato scalpore: Giarrusso è stato docente a contratto di Tecnologie della produzione cinematografica all'università di Catania ma nel suo curriculum, osserva maligno il sito del Fatto, non c'è un dottorato e non ci sono pubblicazioni. Giarrusso risponde così ai critici: «Per Le Iene mi è capitato anche di occuparmi di un concorso non regolare a Tor Vergata». Tor Vergata caput mundi. Il ministero di Marco Bussetti è entusiasta della decisione. Dice Lorenzo Fioramonti, sottosegretario grillino: «Chi meglio di un'ex Iena?». Nessuno. E pazienza se Le Iene, show di Italia 1, sono passate dalla bufala di stamina alla bufala dei vaccini che provocano l'autismo. Intendiamoci: che i concorsi siano truccati, a partire da quelli per il dottorato per finire con quelli per salire in cattedra, è risaputo. Che esistano trucchi utilizzati per fare vincere chi si vuole, è acclarato. Qualche esempio. Basta inserire nel bando un requisito in pieno possesso di uno solo dei candidati. Oppure proporre tre temi diversi nella formulazione ma uguali nella sostanza. Traccia numero uno: Leopardi e Manzoni. Traccia numero due: Manzoni e Leopardi. Traccia numero tre: due poeti dell'Ottocento, Manzoni e Leopardi. Addirittura ci sono concorsi in cui sconsigliano di presentarsi, tanto i vincitori sono già decisi. Ogni tentativo di correggere questo scempio delle regole è andato a vuoto. È uno scandalo vero, che andrebbe trattato con serietà. Sarebbe però ingiusto giudicare Giarrusso prima di avere visto i risultati del suo lavoro. Di passaggio, e per completezza, possiamo ricordare le vicissitudini politiche di chi dovrà vigilare sul rispetto della meritocrazia. Alle ultime elezioni politiche, Giarrusso, 43 anni, si è candidato con il M5s. Non è stato eletto. Da aprile a luglio ha svolto l'incarico di capo della comunicazione del gruppo consiliare dei Cinque stelle alla Regione Lazio. Poi la chiamata al ministero. Una ricompensa per il seggio perduto, come si dice? Noi non lo pensiamo, sarebbe una pratica vecchia, indegna del «governo del cambiamento». Giarrusso poi fa notare che essere Iena «ti insegna a districarti e scoprire il marcio». Suo, ad esempio, il servizio sulle molestie sessuali del regista Fausto Brizzi. Finito in un nulla di fatto.
Niente stupore se domani Antonella Clerici diventerà capo dei Nas dopo l'esperienza pluriennale alla Prova del cuoco su Raiuno.
Alessandro Gnocchi
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