La figlia è stata aggredita e molestata da un immigrato di origine marocchina. Il padre, che era a due passi, ha bloccato l'aggressore. Poi un lungo post su Facebook ha espresso tutta la sua rabbia per quello che è successo.
La denuncia sui social
Dopo la notte passata in questura, Marino Masiero, imprenditore di Este, che lavora da anni a Chioggia con la sua darsena Marina del Sole è indignato e denuncia la mancanza di sicurezza che vige in Italia, come riportato da Il Gazzettino. Mentre era a fare due passi per le vie centrali di Verona accompagnato dalla figlia, la giovane è stata avvicinata e molestata da un immigrato ubriaco. La sua indignazione esplode sui social network: "Il marocchino cercava la rissa e così oggi sarei io sotto processo. Ho vissuto in Marocco per 3 anni e mezzo. Là per un gesto simile uno rischia la morte. Stanotte mi sono sentito in un Paese dove per questi animali vigono le regole della savana. Tra tre giorni questo uscirà dal carcere e potrà tornare a spacciare. Un Paese che tollera di fatto tali cose così gravi non ha legislatori che usano il buonsenso. La vera vergogna è mantenere una classe politica di inetti ed incapaci".
Non solo parole di rabbia e indignazione ma anche una promessa: "Stamani il maiale che ha aggredito e molestato mia figlia viene trasferito in carcere a Montorio Veronese.
Si sappia che farò di tutto per farlo espellere dall'Italia e che scriverò al premier Renzi, all'ambasciatore marocchino a Roma e a Lalla Salma, moglie del Re Mohammed VI, perché si attivino i canali diplomatici per un accordo bilaterale col Marocco per i reati di spaccio di droga e violenza sulle donne. Ringrazio la questura di Verona e la Giudice di sorveglianza per la convalida dell'arresto dell'aggressore. Mia figlia per fortuna sta bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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