I dati del ministero dell’Interno al primo gennaio 2016, diffusi in un report dell'Istat, evidenziano che in Italia sono presenti 3.931.133 cittadini non comunitari. Un altro dato interessante: continua a ritmi sostenuti la crescita dei permessi per asilo e protezione umanitaria (+19.398 ingressi, pari a +40,5%) che nel 2015 arrivano a rappresentare il 28,2% dei nuovi ingressi (19,3% nel 2014, 7,5% nel 2013). Le persone in cerca di asilo e protezione internazionale sono in prevalenza cittadini di Nigeria, Pakistan e Gambia, Paesi che insieme coprono il 43,8% dei flussi in ingresso per questa motivazione.
Paesi di provenienza
Ma torniamo ai dati sull'immigrazione in Italia. I Paesi di provenienza più rappresentati nel belpaese sono Marocco (510.450), Albania (482.959), Cina (333.986), Ucraina (240.141) e India (169.394). Secondo l'analisi dell'Istat "la presenza non comunitaria risulta sempre più stabile sul territorio. Continuano infatti a crescere i soggiornanti di lungo periodo, che passano da 2.248.747 (56,3% sul totale) nel 2015 a 2.338.435 nel 2016 e rappresentano il 59,5% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti". La progressiva acquisizione della cittadinanza italiana per alcune comunità "storiche", come quelle marocchina e albanese, porta ad una diminuzione del numero di permessi di soggiorno validi: al primo gennaio 2016 i cittadini albanesi sono 15.460 in meno rispetto allo scorso anno, quelli marocchini 7.907 in meno.
Diminuiscono le donne
I dati sulla dinamica della presenza mettono in luce intensi cambiamenti: per la prima volta dall’inizio degli anni ’90 si verifica una riduzione della presenza femminile (-6.742 permessi rispetto al 2015) dovuta in gran parte al calo dei nuovi ingressi. Prosegue la flessione del numero di nuovi permessi di soggiorno concessi. Durante il 2015 ne sono stati rilasciati 238.936, il 3,9% in meno rispetto al 2014. Tale diminuzione ha interessato in misura maggiore le donne (-4,8% contro il -3% degli uomini). La contrazione riguarda in particolare gli ingressi per motivi di lavoro (-35.312, pari al -62%). Se nel 2014 rappresentavano il 23% dei nuovi ingressi, nel 2015 sono scesi al 9%.
Cresce il numero di chi diventa italiano
Sono sempre più numerosi i cittadini non comunitari che ogni anno diventano italiani: da meno di 50 mila nel 2011 a quasi 159 mila nel 2015. Tra il 2014 e il 2015 sono diminuite le acquisizioni per matrimonio, dal 14% al 9%. Per le donne si passa dal 25% al 16%. Il 42% di coloro che sono diventati cittadini italiani nel 2015 ha meno di venti anni.
Cresce il numero di chi acquisisce la cittadinanza per trasmissione dai genitori o perché, nato in Italia, al compimento del diciottesimo anno di età sceglie la cittadinanza italiana: da circa 10 mila nel 2011 a oltre 66 mila nel 2015.
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